Le Pelose Peripezie di Kira e Cucciolo – ep. 3
61 – La Morte in Faccia
35 – Il Pino Diabolico
08 – Il Triceratopo
Il principe insettazzo
C’era una volta, nel ridente paese di Mortopia, un re saggio e malevolo che aveva tre figlie (o quantomeno tre discendenti di forma vagamente femminile). Le tre fanciulle erano belle e leggiadre come aggraziate scolopendre e altrettanto umili e generose, ma la più piccola surclassava le sorelle maggiori in malevolenza, iracondia e microcefalia: per questi motivi passava spesso lunghe ore fuori dalle mura del castello natio, schifata e scacciata fuori a calci dal maggiordomo di corte. Ella si recava quindi a meditare sulle umane sventure all’ombra di un millenario traliccio dell’alta tensione, ai bordi della putrida Palude della Venefica Flatulenza, vivisezionando piccoli animaletti e cibandosi di strani funghi dai colori improbabili. Un giorno come tanti altri, mentre era intenta a studiare gli innumerevoli usi possibili di un rospo impagliato, sentì una flebile vocina chiamarla… si girò stupita e anche un po’ incazzata per l’interruzione e – quale stupore – si trovò al cospetto di un viscido insettazzo! Si trattava di un bestio di rara bruttezza e ripugnanza, che con voce stridula e blesa apostrofò così la fanciulla:
“Uè tipa! Ciavresti mica qualche soldo da darmi che devo tornare al mio castello? Sai, io sono un principe, mica cazzi!”
“Come no, e io sono il Papa. Smamma coso o ti do in pasto al mio caimano.”
“Metti in dubbio la mia parola? Ah, gioventù scriteriata! Ma io sono buono e compassionevole e ti perdonerò! Sgancia il malloppo e non ti succederà niente di male!”
SPLAT! A queste parole la principessa, nota per i suoi muliebri scatti d’ira, aveva spatasciato l’insettazzo con il suo rospo impagliato (uso n. 3417) riducendolo a maleodorante poltiglia, dopodiché si diresse al castello felice e spensierata dopo una lunga giornata costruttiva.
Morale:
Meglio un rospo impagliato oggi che un insettazzo domani.
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Il Calendario di Frate Cazzaro – Novembre 2005
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Le Pelose Peripezie di Kira e Cucciolo – ep. 2
Le Pelose Peripezie di Kira e Cucciolo – ep. 1
Sant’Asdrufale
Sant’Asdrufale amava andare in giro a chiedere l’elemosina per i suoi poveri fraticelli, che nella loro abbazia non avevano ancora la Jacuzi (che crudeltà…) e spesso, stanco del lungo viaggio, entrava in qualche osteria chiedendo solo un tozzo di pane da mangiare (e vino, e arrosti, e birra, e zuppa, e dolce ecc.), toccava il culo alle cameriere e se ne andava senza pagare (ma lui è un frate e può farlo, mica è un selvaggio comunista che vorrebbero l’esproprio proletario! Se la chiesa non paga l’ICI è perché è poverina e umile, e comunque può! Perché, credevate davvero di vivere in un paese laico…ah ah ah ah…). Tutto questo finché non entrò nella locanda dell’ateo (e quindi malvagio) Gigione l’Incazzato, che essendo malvagio (e quindi ateo), lo rullò di cartoni e lo scese di mazzate.
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