Sant’Asdrufale amava andare in giro a chiedere l’elemosina per i suoi poveri fraticelli, che nella loro abbazia non avevano ancora la Jacuzi (che crudeltà…) e spesso, stanco del lungo viaggio, entrava in qualche osteria chiedendo solo un tozzo di pane da mangiare (e vino, e arrosti, e birra, e zuppa, e dolce ecc.), toccava il culo alle cameriere e se ne andava senza pagare (ma lui è un frate e può farlo, mica è un selvaggio comunista che vorrebbero l’esproprio proletario! Se la chiesa non paga l’ICI è perché è poverina e umile, e comunque può! Perché, credevate davvero di vivere in un paese laico…ah ah ah ah…). Tutto questo finché non entrò nella locanda dell’ateo (e quindi malvagio) Gigione l’Incazzato, che essendo malvagio (e quindi ateo), lo rullò di cartoni e lo scese di mazzate.
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