4 pensieri profondi su “La Striscia Proletaria – ep. 91

  1. Hey voi!
    A distanza di mesi io e mio fratello ci teniamo a dire GRAZIE!
    Perchè voi penserete, sì, dai, ‘ste strip, mica cambiano la vita delle persone… e infatti no, però insomma, ci siamo quasi 😀
    Cioè, stringendo, mio fratello alla pubblicazoine della striscia si è seguito pedissequamente il link e si è ascoltato questi Beirut. Gli sono piaciuti e ha scaricato un album. Sono passata per caso, mi sono innamorata e mi sono fagocitata l’intera discografia, che è stata colonna sonora e consolazione dei miei esami di maturità :)
    Altro che Venditti… e se vi sembra poco! 😀
    quindi… Mercì beacoup!
    [che poi quando i miei amici mi chiedono dove ho scoperto i Beirut non mi credono neanche 😀
    Ma voi invece da dove li avete tirati fuori?]

    Mi inquino ai vostri piedi, ossequi!

  2. eh! I bei tempi trascorsi sui balconi nei balcani a giocare a birra e salsicce. Siam ben lieti che le nostre modeste escursioni nel mondo della cultura di carica (intesa come ‘non di massa’), sia essa positiva o negativa, sian state di giovamento all’umor di qualcheduno (per inciso, avete saputo dell’iniziativa ‘beirutando’ che sì tenne in brasile? Sì. in brasile.)… per sollecitar le menti curiose le nostre riverite eminenze musicali consiglian 5nizza, rotfront, boban markovic per poi muover lentamente verso ovest da ms. john soda, e notwist, prima di approdar ai mai abbastanza riveriti tunng!
    Augh! Abbiamo detto.
    Ad ogni buon conto. ‘Prego’, ossequi e che l’autunno sia foriero di nuove illuminazioni musicali.
    Gulag!

  3. (comunicazione disservizio) Sono tornato ieri notte. Sfuggito agli aglieni solo grazie al potere del raggio cipollomorfico inventato dal professor Žcorbutö. Comunque sono su skiappe! Ecco…

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