“La Caccia all’Orso Gufo“, si legge sul Manuale del Giovine Avventuriero Sgamato e di Belle Speranze finchè non incontra il Minotauro, “è impresa ingrata e non priva di perigli. L’Orso Gufo, infatti, benchè scarso di ingegno e lento di comprendonio, è facile all’ira e al turpiloquio. Manesco, ingrato e sgradevole all’olfatto, le sue carni sono stoppose e dal forte sapore putrido; la sua pelliccia, spesso infestata di zecche, pulci, pidocchi e vermi-iena, è morbida quanto la carta vetrata e fonte di continue e talvolta fatali allergie. E quindi, come scrisse il saggio Ciro l’Eremita, chi è quel mentecatto che dà la caccia a una simile innocua bestiolina? Dove andremo a finire? Prendiamocela anche col Boleto Stridente, allora!”
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