Frate Cazzaro e i recessi della mente
Frugando così, sotto ipnosi, nelle mie memorie di fanciullo giunsi a quel fatal giorno in cui, legato il gatto al fuoco pirotecnico, chiamai gli amici per mostrar loro la nuova maraviglia. Come è ben noto il razzo esplose ed il gatto pure. Il sacrestano non ne fu deliziato affatto e lo stufato di coniglio, quella sera, ebbe un sapore strano.
Ah! Quanti ricordi di momenti gioiosi.
Ghiaccioli di Eufemio Mortadella Ti libero la fronte dai ghiaccioli che nel meriggio acquistasti al bar bianco; anche anice e cocacola, che ben sai, mi fanno schifo assai. |
L’introspezione dei vetusti catamarani “Non guardar al pappafico antico, se a mezzodì stai ancora col lombrico.” *** Perbenismo |
Fatevi una cultura col bismuto Invece di stare sempre a perder tempo leggendo cazzate perchè non impiegate un paio d’ore ad acculturarvi, espandere i vostri orizzonti, imparando cose nuove. Chessò, studiate la vita di Leonardo Tocco, conte palatino di Cefalonia, ad esempio. Lo potete fare anche senza il bismuto. |
Come trovare il miglior titolo per il vostro romanzo Di questi tempi usanza e moda impongono che il titolo di un romanzo che si rispetti sia ‘qualcosa di qualcos’altro’ (es. ‘Le notti di cellophan’ di Margaret Mazzancolle). Passati sono i tempi in cui bastava un ‘qualcosa qualcosa’ per avere un titolo memorabile (es. i ‘Racconti capziosi’ di Ovinio o ‘La morte indefessa’ di Edgar Allan Popone o semplici titoli come ‘Preludio al pompelmo’ di Garcon Garcia Garquez. Nella linea di ‘qualcosa di qualcos’altro’ l’ideale è sceglier due parole che mai si sarebbero accostate (es. ‘Gli anni del parafango’ di Ian Mehiuain) e che nulla abbiano a che fare col contenuto del libro. Se questo risultasse impossibile si può sempre correre ai ripari grazie all’uso di un aggettivo inconsueto e desueto posizionato a dovere (es. ‘L’indomita trascuratezza del procione’ di Saverio Roncola). *** Il baldracchino di Luigi XV |
Il Santo del Mese
Sant’Ambalagio |
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Ordini dall’alto
Allora uno dei figli dei profeti disse al suo compagno per ordine del Signore. “Percuotimi!”. Ma egli non volle percuoterlo. Perciò l’altro gli disse: “Poiché non hai voluto ascoltare la voce del Signore, ecco che partirai da me e un leone ti ucciderà”. E quando si fu allontanato da lui, s’imbattè in un leone, che lo uccise. Trovò anche un altro uomo e gli disse: “Percuotimi” e questo lo percosse e lo ferì. Terzo libro dei Re 20, 35 |
Ordini dal basso
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Essendo vittima di Perbenismo comincio a dubitare della mia natura di umano e ho paura di essere in verità un radiatore! In effetti però si spiegherebbero le quotidiane perdite di liquido…
Vi prego, fugate i miei dubbi!