L’Epica Saga degli Allegri Animaletti del Bosco delle Minchiate

Di tutte le meravigliose saghe e leggende che l’Europa nordica e scandinava ci hanno lasciato in eredità, la più fantasmagorica è senza dubbio veruno quella del magico Bosco delle Minchiate. Le origini di questa storia si perdono nel mito, tra le nebbie del tempo e dell’alcool. Sembra tuttavia che quest’opra senza eguali sia nata dalla fervida mente della famosa potatrice di corna di alci Fjona Concetta Aquedottyr. La dolce fanciulla è riuscita a salvare ‘sta roba dalla folla inferocita che voleva giustamente ridurla in cenere nascondendola dentro un alce. Non chiedeteci come. La saga è stata poi fortuitamente ritrovata da un coltivatore di licheni, il quale ne ha inconscientemente prestato i primi 23 capitoli a Nando, nel lontano 1287. Per questo motivo avevamo iniziato a presentare questa magnifica epopea solo a partire dal capitolo 24, confidando che la storia risultasse comunque comprensibile grazie alla sua elegante semplicità, ma la Dea Fortuna ha volto il suo sguardo benigno su di noi, permettendoci alfine di ritrovare i capitoli perduti, usati come lettiera per un piranha arboricolo. Quindi, piegandoci alla volotà degli Dei, vi presentiamo adesso quest’eccelso lavoro del genio umano nell’ordine giusto. Con calma.

L’Epica Saga degli Allegri Animaletti del Bosco delle Minchiate
Capitolo I: La tenebrosa nascita di Fuffrido e Mimmrir
Capitolo II: Fuffenstein salva i pargoli
Capitolo III: Lo straziante addio di Sissi
Capitolo IV: Il castello di Lord Smargiasso
Capitolo V: Mostrotron e i mostri mostruosi
Capitolo VI: I tre figli di Clotilde
Capitolo VII: In montagna con Baalagna
Capitolo VIII: La morte di Gianfuffezio
Capitolo IX: L’attacco del Grande Fuffinga
Capitolo X: Buon compleanno, Emerenziano!
Capitolo XI: Mimmo mangia la foglia
Capitolo XII: In viaggio con Papa Eucalipto XIV
Capitolo XIII: Teodoro completa la sua opera
Capitolo XIV: Bubba si da al satanismo
Capitolo XV: Pontefice di nome e di fatto
Capitolo XVI: La nuova vita di Asfenaz
La Fantasmagorica Mappa del Leggendario e Misterioso ancorché Inutile Bosco delle Minchiate
Gli Allegri Animaletti dell’Epica Saga degli Allegri Animaletti del Bosco delle Minchiate
Capitolo XVII: La disfatta di Karakalla
Capitolo XVIII: Camillo lava più bianco
Le Minchiate del Bosco – 1
Le Minchiate del Bosco – 2
Le Minchiate del Bosco – 3
Le Minchiate del Bosco – 4
Capitolo XIX: Nyarlatothep si mette all’opera
Capitolo XX: Ti saluto, Papa!
Capitolo XXI: Bronco e suo fratello
Le Minchiate del Bosco – 5
Le Minchiate del Bosco – 6
Capitolo XXII: 800-800-Azathoth
Capitolo XXIII: Enzo for president
Capitolo XXIV: Fuffi ritrova sua mamma
Capitolo XXV: Bronco si converte al Buddismo
Capitolo XXVI: La Sanguinosa Ballata di Zio Ciro
Capitolo XXVII: Palmiro ritorna dalla guerra!
Capitolo XXVIII: Il richiamo di Cthullio
Capitolo XXIX: Lollo diventa presidente
Capitolo XXX: Bubba e i divini suini porcellini
Capitolo XXXI: Il dilemma di Pancrazio
Capitolo XXXII: Shapiro in amorose ambasce
Capitolo XXXIII: La dott.ssa Pralina entra in azione
Capitolo XXXIV: Yakko vi invita al prossimo episodio
Le Minchiate del Bosco – 7
Capitolo XXXV: Lord Cane al salvataggio
Capitolo XXXVI: Manolo chiede pietà
Capitolo XXXVII: Oui, Je suis Jean-Pierre
Il Bosco delle Minchiate: la storia finora
Capitolo XXXVIII: Asfenaz perdona, Mimmo no!
Capitolo XXXIX: Trappola sui Monti Tonnati
Capitolo XL: La strage dei pinguini Innocenti


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Dolcetti di mascarpone e cocco

Soavi leprotti, che saltellate felici nei prati dell’Amore stando attenti a non cadere nei lacci dei cuori infranti e nelle trappole della gelosia, la vostra gentile Zietta allieterà la vostra gioiosa felicità con una ricetta degni dei tempi più lieti, che rinfrescherà il vostro cuore e porterà un provvido e delicato equilibrio tra voi e la vostra anima gemella, luce dei vostri occhi e canto della vostra milza.
Procuratevi dunque una giusta quantità di candido mascarpone, frutto del latte della Terra, niveo simbolo di opulento splendore, base e sostegno delle vostre future fatiche. Se le nebbie dell’indecisione attanagliano il vostro animo sperso, impedendovi di riconoscere la strada che il destino ha preparato per voi, lasciate che la vostra cara Zietta vi venga in soccorso e prendete 500 gr. di mascarpone. Dividetelo in due parti, separate e isolate come due cuori sperduti prima che l’Amore li unisca in un unico armonioso amalgama. Iniziate dunque a lavorare sulla prima parte di questa futura coppia felice, aggiungete un cucchiaio scarso di zucchero, per addolcire lo spirito provato dalle avversità della vita e unite il tutto con candide scaglie di cocco, esotico esempio di primitiva purezza protetta da coriacee mura difensive. Quando l’impasto avrà raggiunto il giusto equilibrio, formate delle perfette sfere di candida dolcezza e rotolatele nel cacao, così che nascondano la loro anima candida dietro un baluardo di oscura amarezza. Riponete il frutto delle vostre fatiche nel fresco abbraccio protettivo del frigorifero e dedicatevi alla seconda parte della vostra opera, che riporterà in maniera perfetta e armoniosa l’equilibrio nella vostra vita di coppia.
Aggiungete quindi al mascarpone rimasto la stessa quantità di zucchero usata in precedenza, dopo di che amalgamate al lattiginoso impasto la quantità di cacao che il vostro cuore vi detta, finché sotto l’azione delle vostre mani sapienti non avrà assunto una tonalità più scura, simile al colore della terra che ci sostiene e ristora. Create ora delle sfere oscure e profumate e passatele nelle scaglie di candido cocco, che le proteggeranno dagli strali della cattiva sorte. Riponete anche queste in frigorifero, vicino alle loro compagne, separate dalle apparenze, ma unite nelle fondamenta della loro costituzione. Così anche voi e la persona che amate raggiungerete lo stesso equilibrio, diversi nella vostra individualità, ma uniti dalla comprensione reciproca: ognuno di voi albergherà in sè parte dell’anima dell’altro e diventerete così complementari e compenetranti, come lo Yin e lo Yang.


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Il Calendario di Frate Cazzaro – Luglio 2006

0607mese Frate Cazzaro e la metempsicosi
Ieri mio cognato è andato dal dottore e gli ha detto che ci ha la metempsicosi. Al che il dottore si è un po’ incazzato e gli ha tirato un vaso di petunie nella nuca, ma ormai era troppo tardi e quella povera anima perduta del mio cognato ha iniziato a molestare i passanti – e metempsicosi qua e metempsicosi là – finché non l’hanno riportato di peso a casa dove quella brava donna di mia sorella l’ha rinchiuso nello sgabuzzino assieme alle capre. Guarda te se tutte le settimane deve farci queste scenate, e che cavolo! E che sarà mai questa metempsicosi poi? Boh. Qualche diabolica malattia, senza dubbio, mandata dal Demonio per tentare le nostre anime immortali! Ma a me non la si fa, non sono mica metempsicotico, io. Amen.
0607calendario L’angolo della Rutilante Saggezza
Wow! Guardate le luci abbacinanti della Saggezza che rutilano nel cielo notturno! Che spettacolo rutilante! Avete notato come rutilano? Ah, potessi rutilare anch’io così! E invece… sigh! Un velo di tristezza cala sul mio cuore non rutilante. Ohibò.

La giovane Blatta Parlante
arrivò infine al compimento della maggiore età (che per una Blatta, parlante o meno, corrisponde circa a una settimana). Festeggiò l’avvenimento con una sbronza colossale e al suo risveglio si trovò legata a un razzo in partenza per Q-ne’oh (un posto veramente terribile). Per fortuna, grazie alle sue doti di saltimbanco, riuscì a liberarsi e dirottò il razzo su Q-bah, dove divenne famosa come domatrice di ramarri.

L’impala e l’oritteropo
non si parlano da settimane. E vorrei ben vedere, dopo quel che è successo alla festa dell’alce imburrato.

Ricordi dai tempi del Proibizionismo
Mi diceva mio nonno: “Figliuolo, ricorda che il Proibizionismo non esiste. E’ una bieca invenzione dei commercianti di tapioca, per destabilizzare il Sud-est asiatico. Dio benedica il senatore McCarthy.” Mah, chissà che voleva dire, d’altronde lo sapevano tutti che il nonno da giovane era un agente segreto di Tau Criceti.

E’ ora di basta con queste cazzate!
Per quanto ancora dovremo sopportare quest’intollerabile brulichio di animaletti pelosi? Possibile che non ci sia ancora un bel veleno mortale che ci liberi di queste schifezze? Eh? Voglio dire, chi, nel pieno possesso delle proprie facoltà mentali, può mai avere bisogno dei castori? Eh, chi? Si faccia avanti, se ne ha il coraggio!

 

0607semina

Il Santo del mese.

 

San Protone d’Aquisgrana: San Protone, il cui peso è 1,6724×10ˆ-24 grammi (incredibile, vero? Ma è tutto documentato agli atti del processo di beatificazione) operò miracoli in ogni angolo della Baviera rinascimentale. Fra le sue gesta merita d’essere ricordata l’annichilazione dell’Eresiarca Antiprotone di Basilea il quale sosteneva che il nucleo atomico fosse fatto di formaggio emmentale e che l’Immacolata Concezione fosse avvenuta per opera di un fascio coerente di particelle metafisiche. San Protone, colto dall’ira, lo incenerì invocando su di lui l’ira del Signore. E’ tutto vero.

0607santo Ordini dall’alto

 

“La tua immondezza è esecrabile: ho cercato di purificarti, ma tu non ti sei lasciata purificare. Perciò dalla tua immondezza non sarai purificata finché non avrò sfogato su di te la mia collera. Io, il Signore, ho parlato! Questo avverrà, lo compirò senza revoca; non avrò né pietà, né compassione. Ti giudicherò secondo la tua condotta e i tuoi misfatti”. Oracolo del Signore Dio.

Ezechiele 24, 13


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