Mazzate.com

Udite, popolo della Terra:

Questo blog è stato creato con lo scopo di controllare le vostre menti e ridurvi a marionette prive di volontà con le quali inscenare buffe pantomime allegoriche per il sollazzo del nostro Signore e Padrone, il Possente Kruzzurk, Palindromo Tiranno dell’Universo.

Ci sono domande?

Bene così.

Per ulteriori informazioni: www.mazzate.com

P.S.: e comunque, questo blog lo abbiamo aperto solo per poter postare impunemente su altri blog. Ecco.
Ave Kruzzurk, ave!


Condividi questa opera dell'ingegno umano!
facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

L’Orrido Paperotto Tonto

Tanto tempo fa, nella gioiosa Palude del Colera Rampante nacque una vispa nidiata di paperotti carnivori. La raggiante mamma paperotta guardò subito con amore i beccucci irti di zanne dei suoi implumi figlioli e iniziò con slancio a dar loro i nomi più appropriati:
“Oh, guarda che amore di canini! Tu sarai Morso, non ci sono dubbi. E la tua cara sorellina qui, che guarda già il mondo con fiera cattiveria, si chiamerà Malvagia. E questa tenera palletta di piume, così affamata e rapace, sarà Fogna. E tu… tu sei proprio bruttino, niente da dire. vabbeh, non possono mica uscire tutti bene, magari sei simpatico. Penso che ti chiamerò Orrido, va bene?”
“Va bene un cazzo! Che Orrido e Orrido, non sono mica un paperotto io! Sono un cigno e da grande diventerò bellissimo! Capito?”
“Come no. Certo. Perché dalle uova di papera nascono cigni. Lo sanno tutti. Darwin sarebbe fiero di te. Altro che Orrido, tu da adesso ti chiami Tonto, così la gente capisce subito con chi ha a che fare. Un cigno, tsè. Che idiota.”
E fu così che Tonto crebbe deriso e schifato da tutti, convinto di essere un inutile cigno invece che un fiero paperotto, brutto magari, ma sempre un paperotto. Eppure egli non desisteva dalla sua insana idea e la sua povera mamma non sapeva più che fare: Tonto si rifiutava di imparare le basi della caccia dei paperotti carnivori (agguati alle pantegane, assalti in massa agli ippopotami e cose così) ed era costretto a cibarsi di alghe e pesciolini, crescendo smunto e magrolino, oltreché orrido. A tutti quelli che gli chiedevano perché non partecipasse alle battute di caccia ai dugonghi, Tonto rispondeva cortesemente:
“Fanculo i dugonghi! Io sono un cigno, capite? E i cigni non cacciano! I cigni veleggiano nobili e maestosi nei laghetti privati dei nobili che li rimpinzano di leccornie, in omaggio alla loro accecante beltade. Ecco.”
“Dì un po’ Tonto, te la sei fumata tu l’erba della nonna, vero? E tu preferiresti essere un inutile accattone dal collo deforme invece di un prode paperotto? Vabbeh, sei brutto come la fame, e allora? Hai zanne affilate e mandibole robuste, saresti un gran cacciatore se ti togliessi tutte queste cazzate di testa!”
Ma non ci fu niente da fare. Tonto, di nome e di fatto, rimase convinto di essere un cigno per tutta la sua misera esistenza, che si concluse tragicamente quando cadde nel reattore nucleare della Morte Nera. Non fate domande.

Morale:
Meglio orrido che tonto.


Condividi questa opera dell'ingegno umano!
facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

Il Calendario di Frate Cazzaro – Agosto 2006

0608mese La sacra siesta di Frate Cazzaro
Ronf ronf, snort, snore, zzzzzz, ronf, SNORE – eccheccazz- si può sapere chi è che rompe a quest’ora? Neanche un riposino in pace mi lasciano fare, oh Signore aiuta tu il tuo povero servitore e fulmina quei rinnegati bastardi che disturbano la mia siesta. Non sapete che anche Nostro Signore Gesù faceva il riposino dopo mangiato? No, eh? Perché siete IGNORANTI! E ora fuori di qui, miserabili casinisti! Giovinastri! Sgrunt.
0608calendario Il momento della riflessione profonda
Avete mai pensato all’incommensurabile vastità dell’Universo? E a quanto voi siate miseri e insignificanti di fronte a tale infinito splendore? Eh? Eh? Noi no. Mai. Anzi, pensiamo siano tutte cazzate.

La giovane Blatta Parlante
vinse diverse competizione internazionali come addestratrice di ramarri fucsia, ma fu costretta a ritirarsi dalle gare dopo il fattaccio di Tooh-beyng’ah di rinomata e noiosa memoria.

Ode alla melanzana
Oh melanzana di bianco vestita,
che dagli alieni sei stata rapita,
ci lasci così, affranti e tapini,
privi di chele e dei tuoi bei semini!
Ma un giorno felice ti rivedrò ancora
e garruli e lieti fino all’aurora
insiem danzeremo in letizia e armonia
finché non arriva la polizia.

Consigli per l’ikebana
Allora, per prima cosa procuratevi dei fiori. Semplice, no? Uscite di casa, armati di cesoie e di un fucile a canne mozze per tenere a bada i leopardi e recidete con pochi tagli decisi i fiori che più vi aggradano e la testa di qualche passante. A questo punto, vi basta schivare gli attacchi degli anaconda giganti e, una volta rientrati alla magione avita, provvedete a disporre il vostro bottino in figure aggraziate e leziose. Le teste usatele per un brodino.

Scopri se sei pazzo!
La risposta è: sì, sei pazzo. Perché, avevi qualche dubbio? Voglio dire, stai qui a leggere cazzate di dubbia moralità appeso a testa in giù nella tua umida spelonca e pensi di essere sano di mente? Ma guarda te che razza di gente c’è in giro!

 

0608semina

Il Santo del mese.

 

Governator Gorgonzotron: fedele servitore dell’Impero del Male di Rapallo II, il Governator Gorgonzotron passò alla storia per la sua efferata crudeltà e la sua collezione di chupa chups (ne contava ben 45 milioni, tutti alla fragola). Egli morì misteriosamente nella notte di Natale linciato per motivi misteriosi da una misteriosa folla inferocita.
Nel dipinto qui riprodotto (“Il martirio di san Bufalone” di Coso Cososo da Cosopoli, 27469 a.C.) è quello sulla destra, con la fronte ampia e spaziosa e i tentacoli sul capino, segno di nobiltà e abigeato.

0608santo Ordini dall’alto

 

Che hai tu, mare, per fuggire,
e tu, Giordano, perché torni indietro?
Perché voi monti saltellate come arieti
e voi colline come agnelli di un gregge?

Salmi 113, 5


Condividi questa opera dell'ingegno umano!
facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail