Il Calendario di Frate Cazzaro – Ottobre 2012

Frate Cazzaro sottomarino
Blbl. La fauna del Mar Pietoso m’affascina di più a ogni immersione. Il pesce Panozzo con la sua caratteristica espressione rincitrullita. E la Murena d’Autunno, che si nasconde negli anfratti costellati di alghe piperite. E che dire degli scatti e scherzi del Gambero Pestifero? O dei colori della Patella Saputella? Ah, le bellezze del mare. Blbl.

Putzendorf International Music Festival
Bobby Tartaglia e i Pantoni
The Amusing Undead String Quartet
Fenoglio Ultravioletto
Zaparaza
Puffy Duvet
Confusing Alternatives + guest
+
Lenin’s Dub DJ-set

 

Parole inaudite
Eh? Cosa? E alza la voce perdiana, che non si sente una ceppa!

***

Scuole di pittura
El Pastrocchio, allievo di El Guercho il celebre pittore del ‘Guernacchio’, fu uno dei principali esponenti del colorismo afono spagnolo. Il suo quadro più famoso, il “Cristo morente in un calderone di minestra di farro”, è esposto ai Musei Naticani, a Città di Natica.

Il Magnifico Martello Ematico
di San Gerenziano

Era usato dal noto santo durante le sue peregrinazioni per il centr’Italia. Una martellata sulle rotule di una statua raffigurante la Beata Vergine si diceva avesse il potere di farla sanguinare. Sovente il miracolo non avveniva e allora San Gerenziano faceva uso del martello per farsi strada tra la folla di fedeli inferociti (da cui l’espressione “arrabbiato come gli inferociti linfociti di San Gerenziano”).

 

Gli arditi insegnamenti dei soavi Farraginesi
“Manolo disse che sarebbe tornato con un barile di rhum.
Che puoi dire tu?”

***

Le sette paturnie d’autunno
per l’uomo moderno

1- Paturnia d’agosto: da recitare al calar del sole.
Paturnia d’agosto che le tenebre tosto cali sul posto, fa sì che stavolta venga buono l’arrosto.
2- Paturnia in fa minore: da recitare sottovoce a un’anziana comare di Pontassieve.
Oh paturnia! Ecchettufai? Maremma maiala se ti becco ti faccio vedere io, ti faccio.
3- Paturnia rotulea: da recitare saltando su un piede solo.
Ahiaccazzochemmale! Lo stipite! Il mignolino contro quel cazzo di stipite!
4- Paturnia di San Vico al Monte: da recitare con un bel bicchiere di lambrusco dopo la seconda luna d’autunno.
Uè, la paturnai l’è… come l’è quela parola lì?
5- Paturnia in tangenziale: da recitare durante un’ingorgo.
Paturnia! Spostati sulla seconda colonna e non provare a fare la furba in corsia d’emergenza che chiamo i vigili!
6- Paturnia muta: da non recitare.
‘…’
7- Paturnia di Nostro Signore del Terzo Piano: da recitare alla riunione di condominio.
Paturnia di casa la sala pervasa di gente persuasa. Il lavello travasa mentre la faccia si rasa, la mia causa dissuasa e l’amministratore si gasa. Insomma pago io le infiltrazioni all’inquilino di sotto.

Il Santo del Mese

Sant’Ateo Scomunicato
Nonostante la sua luminosissima aureola, che gli permette di leggere di notte, e la sua tiara ultimo modello, il povero Sant’Ateo è dimenticato dalla maggior parte dei fedeli. Perché una tale ingiustizia? Semplicemente perché non crede in nessuna delle numerose divinità adorate dalla gente e perché è stato scomunicato da quasi tutte le religioni organizzate. E perché ascolta la musica metalla. Ma vi sembra giusto? Voglio dire, guardatelo! Magari non ha mai fatto un miracolo in vita sua (anche se l’aureola è una gran cosa), ma come si può maltrattare un così bel faccino? E’ ora di basta! Aiutateci a porre fine a questa ingiustizia fondando un fan club del saggio Sant’Ateo Scomunicato nella vostra città! Qualcuno ve ne renderà merito.

Ordini dall’alto

Lasciate stare dunque l’uomo che ha l’alito nelle sue narici, perché eccelso egli è reputato.

Isaia 2, 22

Ordini dal basso

Gilgul-Hammethin
Rotolamento dei morti, secondo la mitologia rabbinica. Gli ebrei si imaginano che alla venuta del Messia, i cadaveri della loro nazione usciranno dalle loro tombe, e si trascineranno fino alla Terra Santa, rotolando in caverne che Dio scaverà sotterra appositamente.

Dizionario Infernale

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Il Libro del Sole e dello Scorbuto: L’Orrenda Minaccia delle Turbe Raccogliticce di Tzegangarot, l’Atroce Pianeta del Taleggio a Fettine

 

Il Turbo Imperatore Giaggiolo II da Concorso chiamò il suo fedele maggiordomo Invisibile:
“Invisibile! Dove sei?”
“Sono qui, Maestà!”
“Ommammassignoremio! Che paura. Non lo sopporto quando compari all’improvviso alle mie spalle.”
“Chiedo scusa, Maestà. Ho dimenticato la trombetta.”
“Che non si ripeta. Hai indotto il consiglio di guerra?”
“Indetto, Maestà.”
“Eh?”
“Si dice ‘indetto’ non indotto. Maestà.”
“E io cosa ho dotto?”
“Detto?”
“Detto cosa?”
“Voleva dire ‘detto’, non ‘dotto’, vero Maestà?”
“Fermo lì, Invisibile. Non cercar di esser più scaltro di me, che ben sai io son il più dotto del regno.”
“Dotto. Appunto.”
“Che hai detto?”
“Nulla, Maestà. Il consiglio è stato indett… ehm, indotto per le otto.”
“Mi stai prendendo in giro?”
“No, Maestà, non mi permetterei mai. Era previsto per le sette, ma Otto Von Ettonburg, duca d’Etto detto il ‘Dotto d’Ettonburgo’ non poteva. Così abbiamo posposto.”
“Eheheh.”
“Cosa c’è di buffo, Maestà?”
“Posposto. Fa ridere.”
“Mio padre si chiamava Posposto.”
“Posposto Invisibile?”
“Già.”
“Sei serio?”
“Io non scherzo mai, Maestà. Sull’onore di mia madre Supposta Invisibile, figlia di Composta Invisibile.”
“Ma…”
“Cosa, Maestà?”
“Se tu ti chiami Invisibile…”
“Invisibile Invisibile, Maestà’.”
“Appunto. E se tua madre si chiama Invisibile di cognome e tua nonna pure. Insomma. Capisci? Com’è che…”
“Non la seguo, Maestà.”
“Il cognome, no? Invisibile. Dovrebbe esser solo di tuo pad…”
Al che entrò il consiglio di guerra del regno. Uno dopo l’altro i generali Fittizio De Zavola, Ponteggio A Zanche, Lupiteto Veranda, Etto D’Anatra, Igo Futuzumi, gli ammiragli Ignazio Barcadighisa, Yoshimoto Motomoto, Larva Depleta, Fido il Bracco Statista, i ministri Fruttosio O’Mbreggiato, Conte di Panzana, Otto Von Ettonburg, duca d’Etto, Pianola d’Oltremanica, marchesa d’Ortofrutta, Rammendo Visibile, Barone di via Eustachi, il vescovo Don Craiformiargentina e Madame Curie che portava il tè al radio.
“Maestà! Le Turbe Raccogliticce premono al casello di Vimercate.” (non si tratta qui della rinomata cittadina brianzola nota in tutto il mondo per la Sagra della Patata, bensì della metropoli capitale di Tzagangarot).
“Fermi, fermi! Con calma. Qui non si fa nulla, se prima non si risolve ‘sta questione.”
“Quale questione, Maestà?” domandò il barone Rammendo Visibile.
“Il mio maggiordomo qui fa Invisibile di cognome e suo padre pure…”
“Ok, fin qui tutto normale.” commentò il generale Lupiteto Veranda.
“…e sua madre anche…”
“Questo perché la signora ha preso il nome del marito una volta sposati.” precisò Igo Futuzumi.
“… e sua nonna materna pure.”
“Ah.” disse Otto Von Ettonburg.
“Questo è strano.” confermò Fittizio De Zavola.
“Davvero.” precisò Pianola d’Oltremanica.
“Ma tu!” domandò il barone Rammendo Visibile avvicinandosi al maggiordomo.
“Mi dica, generale.”
“Sei Invisibile Invisibile, figlio di Posposto Invisibile?”
“Sissignore!”
“Impossibile!”
“Ta-daaaaan!” urlò Marie Curie lanciando in aria la teiera in plutonio “Niente è impossibile col potere del radio!” e si gettò fuori dalla finestra. E di lei non si seppe più nulla. A parte quella faccenda della radioattività che è ormai nota a tutti.
Ci fu un attimo di imbarazzato silenzio mentre il consiglio di guerra ascoltava la caduta di Marie Curie per i 234 piani della Turbo Torre Inespugnabile di Castel Concorso.
“Ehm. Stavo dicendo. Impossibile!” riprese il barone Rammendo Visibile.
“Perché, di grazia?”
“Perché Posposto Invisibile è mio padre!”
“Oooooooooh!” esclamò il consiglio di guerra.
“E allora? Non può essere anche mio padre?” chiese il maggiordomo Invisibile.
“Ehm… ora che mi ci fai pensare… se la metti in questo modo…”
“Ehi, ehi, un momento. Ma tu non fai Visibile di cognome?” chiese l’Imperatore.
“E che ci vuole fare, maestà? Sono nato Visibile.”
“Impossibile!” esclamò la Marchesa Pianola d’Oltremanica.
“Eh?”
“Posposto Invisibile è mio figlio!”
“Oooooooooh!” esclamò il consiglio di guerra.
“Ehm… un attimo… mi sono perso.” disse l’Imperatore.
“Woof.” abbaiò Fido il Bracco Statista, tirando fuori il suo fido bloc-notes e iniziando a prendere appunti.
“Nonna!” esclamò Invisibile Invisibile.
“Nonna!” esclamò il barone Rammendo Visibile.
“Oh oh, calmini voi due! Sono troppo giovane per essere nonna! Ho solo 25 anni, dopotutto.”
Nella stanza cadde un silenzio imbarazzato. I presenti cercano di non fissare le chiome candide e il viso grinzoso della Marchesa.
“Ehi, un momento!”, interloquì l’Imperatore, “Ma com’è che tuo figlio fa Invisibile di cognome?”
“Perché è Invisibile.”, rispose la Marchesa.
“Impossibile!”, esclamò il Conte Fruttosio O’Mbreggiato.
“Eh?”
“No, niente, così… volevo partecipare anch’io.”
“Impossibile!”, esclamò il generale Etto D’Anatra.
“Eh?”
“Ho una foto autografata di Posposto Invisibile.”
“Oooooooooh!” esclamò il consiglio di guerra.
Toc-toc.
Una guardia speciale della turbo scorta armata dell’imperatore fece il suo ingresso nella sala del consiglio.
“Ehm, Maestà. Mi perdoni dell’interruzione, ma è urgente.”
“Dimmi, che succede?”
“Ci sarebbero le Turbe Raccogliticce. Sono al casello di Vimercate e il casellante vorrebbe sapere se può farle passare.”
“Il casellante?”
“Casello Visibile della Casata dei Visibili di Abbiategrasso.”
“Ossignore!”

Fulgido Esempio, condottiero in capo dell’armata delle Turbe Raccogliticce guardò il suo fedele secondo Asmodeo Intravisto.
“Che si fa, capo?” domandò Asmodeo.
Fulgido Esempio guardò il casellante, ben visibile nel cubicolo del casello di Vimercate e sospirò.
“Mah. Aspettiamo altri cinque minuti?”

 ***


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Il Calendario di Frate Cazzaro – Settembre 2012

Il Vituperato Frate Cazzaro e le cose vituperevoli
In sì vituperati tempi di invereconde vituperanze, è bene invocare li cuori a rimembrar le vituperande usanze che furon. Cose vituperevoli furon vituperate fin dalla notte dei tempi dai monaci trappisti vituperisti di Vipiteno. Ma perché li monaci si adoperaron a vituperare non ci è dato sapere. Nè quali fosser le cose vituperrevoli da lor così vituperate. Ma tant’è.

Ode al grammofono
Grammofono!
Ofono, ofono, ofono.
Ameno trastullo afono.
Afono, afono, afono.
Atteso al telefono.
Efono, efono, efono.
Avvistasti gli ufo? O no?
Ufono, ufono, ufono.

 

 

 

..no.

Tragedie indiane
Roho Meho e Jhunietta, gli amanti tormentati nella tragedia indù del sommo poeta Bhālā Hilā, sono i personaggi principali del grande successo di Bollywood “Gli amanti di Veronasi”, diretto dal grande regista Supra Mitra.

***

Cocomeriadi
Le feste delle Cocomeriadi, celebrate fin dai tempi dei Bambolognesi nel giorno della semina dei cocomeri, sono ancora molto popolari nella bassa padana.

Antiche battaglie
I Cartaginesi furon sconfitti dai Forbicinesi nella battaglia dei due faraglioni, al largo di Taormina, nel 345AC. I Forbicinesi però tennero i due faraglioni solo per tre quarti d’ora, prima di essere a loro volta sconfitti dai Sassicinesi nella più veloce e meno famosa Battaglia degli Eserciti Sfiancati.

 

Figure retoriche
Ananasi: Il sostituire con la parola ananas una qualsiasi altra parola in una frase o dialogo, mantenendone il senso. Esempio: “Al chè ci siamo guardati in ananas senza dire una parola.” (Moravia)

***

Astrosouvlaki e l’insidia dei Mammottoni di Eta Carinae
Nel nuovo romanzo di Esther Depleta l’intrepido avventuriero galattico Thassos Angelopoulos, detto Astrosouvlaki, si trova a combattere l’invasione dei minacciosi Mamuthones, detti mammottoni, guidati dalla perfida regina Isadora. I mammottoni, spietati schiavi cibernetici, avanzano lenti e inesorabili sui pianeti della Benevola Confederazione Ciccina Galattica (BCCG) e solo il prode Astrosouvlaki con l’aiuto dell’inseparabile Fronzolo, il bassethound senziente, conosce il segreto per fermarli. Ma quello che tutti si domandano è: “Perché proprio lui conosce il segreto dei mammottoni?” Forse che ci sia qualcosa di torbido nel passato dell’eroico Astrosouvlaki?

Il Santo del Mese

San Cujo il Mansueto
Nobildonna della dinastia dei de’ Medici o’Meopatici, la leggiadra Cujo (detta Cujola dagli amici e parenti stretti), ottenne la santità al concorso statale del ’92, piazzandosi al primo posto grazie al suo interessante ed esaustivo saggio sulla vita religiosa delle patelle di fiume. Purtroppo, a causa di un piccolo fraintendimento sul suo nome e di un ancor più piccolo disguido burocratico, la donzella venne proclamata santo, anziché santa. La mancanza di spargimento di sangue che seguì a tale annunzio, le valse il ben meritato appellativo di Mansueto (ricordiamo come, in un caso analogo, il famigerato Santo Margherita il Feroce fu responsabile dell’annientamento dell’intero paese di Azzate). 

Ordini dall’alto

“Convertitevi a me di tutto cuore nel digiuno, nel pianto e nel duolo. E squarciate i vostri cuori e non i vostri vestimenti, e convertitevi al nostro Signore Iddio, perché egli è benigno e misericordioso, paziente e molto compassionevole e predisposto a condonare il male.”

Joele 2, 12

Ordini dal basso

Mammouth
Animale, la cui razza andò perduta. Esso è argomento di venerazione fra i popoli della Siberia che gli danno quattro o cinque metri di lunghezza. Il suo colore è grigiognolo, la sua testa molto lunga, la fronte amplissima; dalle due parti, al dissopra degli occhi, gli spuntano due corna ch’egli move e incrocicchia a sua posta, dicono quegli indigeni, i quali aggiungono che ha la facoltà di estendersi considerevolmente camminando, non che di restringersi in più picciol volume.

Dizionario Infernale

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Il Calendario di Frate Cazzaro – Agosto 2012

Frate Cazzaro e la pazienza dei mimi
Il sermone della funzione di questo giovedì santo sarà tenuto da Goffredo, il mimo di Vernazza. Il titolo provvisorio è ‘Il martirio di San Piagnone, mimo del re di Samotracia. Ovvero delle virtù nascoste del sensibile popolo dei Mimi, da troppo tempo oppresso e negletto dalla classe dominante.’ Io sarò al mare, poi mi dite com’era.

Discipline olimpiche: Ottovolante
Probabilmente la più scontata dellle discipline olimpiche. Immancabilmente, chi si trova sulla prima vettura vince la gara, che per quanto possa esser mozzafiato per le acrobazie, manca di quel pathos dato dall’incetrezza del vincitore.

***

Discipline olimpiche: Rantolo con spifferi
Il cui record del mondo appartiene al norvegese Gorotthoz, detto il troll di Forte dei Marmi. 

Discipline olimpiche: 100 metri curvi
Tradizionalmente una delle discipline più dure dell’atletica pesante insieme ai ‘400 metri in acqua fino alla vita’. Il record del mondo appartiene all’irlandese O’Mhammha che ha corso i 100 metri con un frigorifero sulle spalle in 3 minuti e 21 secondi.

***

Discipline olimpiche: Cabotaggio
Ovvero navigazione solitaria a 2 metri dalla costa. Deve il suo nome a Gianfagiolo Caboto, nonostante la pratica fosse in uso da millenni.

Disturbi sociali: Anosognosia collettiva
Malattia sociale che affligge intere popolazioni quando la società non si rende conto dello stato di degrado in cui versa! Detta anche sindrome dei lemming per la leggerezza con cui gli individui conducono la propria società verso il baratro. Accadde per esempio agli antichi romani. Ma è un problema di cui i moderni paesi occidentali non devono preoccuparsi. Vero?

 

La saggezza immota di Pierre Decoupage.
Verrà il giorno in cui ti rotolerai tra i pantoni. Ed allora già ti sarai scordato di me.

***

Il bizzarro sogno di Friedrick August Kekulè Von Stradonitz
Dopo giorni e giorni di ricerche indefesse Friedrick August Kekulè Von Stradonitz aveva ormai rinunciato a trovare la corretta raffigurazione grafica della molecola di pitosforo anulare. Sfinito per l’enorme fatica si addormentò davanti al fuoco osservando le scintille danzare. Durante l’agitato sonno lo scienziato sognò un serpente vegetale del colore di una zucca che si agitava sul tavolo da giardino della residenza estiva della sua vecchia zia Wilhelmina Franziska Kukkumà Von Stradinatz. Orde di unni scesero dai boschi per uccidere il serpente ma la zia lo difese con un mestolo di ghisa e cacciò gli unni grazie ad un’improvvisata artiglieria di zuppa di farro e mollichine. Al risveglio il Von Stradonitz dovette farsi tre alcaseltzer per rimettersi in sesto.

Il Santo del Mese

San Gonzo lo Sgamato
Noto per il suo acume e le sue capacità investigative, San Gonzo ha risolto alcuni dei più difficili casi di tutti i tempi, come il Rapimento del Criceto Dorato di Santa Cunegonda (era stato il cugino della suocera del pizzaiolo di fiducia del maggiordomo della santa) e l’Assassinio sul Lambro (era stato il Lambro). Le doti intellettuali di San Gonzo lo pongono di pieno diritto nell’olimpo dei più sagaci detective di tutti i tempi, a pari merito con il famoso Ispettore Ebete di Scotland Yard.

Ordini dall’alto

E il Signore mi fece vedere questo: Ed ecco il Signore ritto sopra un muro cementato, e in mano aveva una cazzuola da cementatore. Ed il Signore disse a me: “Che cosa vedi, o Amos?” Ed io dissi: “Una cazzuola da cementatore.” Ed il Signore disse: “Ecco, io deporrò la cazzuola in mezzo al mio popolo Israele, e non continuerò più a passarci sopra. E saranno devastate le alture degli idoli e i santuari di Israele saranno distrutti, e insorgerò colla spada contro la casa di Geroboamo.”

Amos 7, 7

Ordini dal basso

Il donzello decapitato
Narrasi che un mago tagliò la testa ad un donzello alla presenza di parecchie persone che egli voleva divertire, nell’intenzione di riporla a suo luogo: ma mentre disponevasi a restituire quella testa, vide un altro mago che si ostinava a contestarglielo, per qualunque preghiera ei gliene facesse. Perlocché egli fece nascere a un tratto un giglio sur una tavola, e avendone abbattuta la testa, il suo nemico cadde a terra morto. Poi egli restituì in vita il donzello e se la diede a gambe.

Il Dizionario Infernale

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Il Calendario di Frate Cazzaro – Luglio 2012

Guida al Calendario di Frate Cazzaro, Luglio 2012

 

Il Calendario del Mese di Luglio si apre con la consueta rubrica “Frate Cazzaro e il Fondo di Stabilità Europea“. In poche sapienti righe il nostro amato fraticello prende in esame la road map per rafforzare l’integrazione economica tra i membri dell’Unione Europea e ne mette in luce con pungente ironia i numerosi difetti, soprattutto per quanto riguarda il riorientamento dei fondi strutturali e l’uso più efficiente del bilancio comunitario. Subito sotto possiamo ammirare una riproduzione del celeberrimo dipinto di Jean Watanabe Poussin, “E anche questa volta ce la siamo cavata con poco“, conservato al Louvre, che reinterpreta in chiave impressionista il mito ancestrale del pastorello Gigi e della ninfa Cistifellea. L’opera, “un informe marasma di furibonde pennellate”, come ebbe a dire il celebre critico Amintore Pellegatti Rompiglioni, coglie appieno la passione, il pathos, il furore e la frenesia dei due amanti, colti durante la forsennata, inutile corsa per prendere l’ultimo metrò in direzione Cologno Nord. Segue il consueto calendario, che come ogni mese mescola in un illeggibile pastrocchio un fondale psichedelico, immagini di animali a caso e l’elenco dei santi scritto con un font quanto più molesto possibile. In particolare, il calendario di questo mese contiene ben cinque martedì. Fra i santi che ogni giorno si ricordano, degni di particolare menzione sono San Gengulfo, San Hannibal Smith e i Mirabili Piccoli Robottini Spaziali.

La seconda parte del calendario inizia con una rubrica di attualità: “Barche di Ghisa: Perchè non Galleggiano?“, in cui i nostri cronisti si occupano di un mistero a tutt’oggi irrisolto; nella colonna a fianco il consueto spazio dedicato alla lirica, con alcuni toccanti versi tratti dal “Mestolo IV“, di Gerolamo Crisafulli di Casalmammone su libretto di Gino Salvataggio: si tratta, per la precisione, dell’immortale aria “Paperi, paperi veggo, a milioni“, il monologo di Re Mestolo di fronte al suo analista, il dottor Frulli, al termine del quale quest’ultimo opta saggiamente per il Trattamento Sanitario Obbligatorio. Abbiamo poi un quadro raffigurante un cane sugli sci, alcuni tizi coi baffoni e delle forme geometriche astratte.

Ci avviciniamo ormai al temine del Calendario: dopo una rubrica dal titolo “L’Uomo Occiduo dimora nella balugine del dilucolo“, il cui senso, per la verità, ci sfugge, e un elenco di parole che fanno rima con “Spinaci” (capaci, sagaci, rapaci, pappataci, eccetera), raccolte sotto il titolo “Tutte le Parole dell’Universo che Fanno Rima con Spinaci – prima parte“, eccoci giunti al Santo del Mese: il Santissimo Ovetto di Cioccolato dalla Munifica Sorpresa Divina. Nella consueta rubrica vengono ricordati i principali miracoli del santo, il suo basso contenuto di zuccheri e la riproduzione in plastica della Corona di Spine di Nostro Signore contenuta al suo interno a mo’ di gradita sorpresa (soprattutto per il medico di turno al pronto soccorso che per primo vide le radiografie). Accanto, l’immancabile quadro d’epoca barocca: “Il Martirio di S. Ovetto di Cioccolato lasciato sul Cruscotto della Duna fino alle Sei di Domenica Pomeriggio”, opera di Bartholomeus van der Helst.

Chiudiamo, come ogni mese, con una delle rubriche più amate e apprezzate: gli Ordini dall’Alto, in cui si riportano verbatim alcuni passi del Vecchio Testamento, contenenti proibizioni inverosimili o descrizioni di massacri indiscriminati compiuti dall’Onnipotente a danno di ignari passanti; e con gli Ordini dal Basso, dove ri riportano frammenti di grimori medievali che in quanto a totale mancanza di senso non sono secondi a nessuno.

 

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Il Calendario di Frate Cazzaro – Maggio 2012

Frate Cazzaro e i Solidi Ignoti
Era una notte cupa e tempestosa, quando il nostro intrepido Cazzaro si accingeva ad affrontare il più spinoso problema della geometria wagneriana: Sigfrido è un icosaedro o un banale prisma piramidale? E quali conseguenze nefaste ne derivano? E perché il tetragono, tetratentacolato nonché tetro ispettore Tetraedro sta indagando sul solido, ma non regolare, fraticello? Eh?

La quadratura del cerchio
Purtroppo non è possibile ottenere la quadratura del cerchio con un cubo o qualsivoglia solido, per cui non perderemo altro tempo in queste cazzate e ci dedicheremo ad altro, come per esempio la cubatura della tubatura.
La cubatura della tubatura
Benché sia facilmente realizzabile, la cubatura della tubatura è priva di qualunque uso pratico o teorico ed è quindi perlopiù usata da studenti delle superiori, poveri sciocchi e frati trappisti in cerca dell’illuminazione.
Riassunto de ‘Il Tetraedro furioso’
La dolce Piramide di Ghisa si fa beffe dell’amore di Tetraedro e si invaghisce invece del leggiadro Cono Tronco, che la seduce con il suo animo sensibile e la sua raccolta di poesie minimaliste sull’evoluzione dei monoliti di travertino nella Bassa Padana. A causa di ciò, Tetraedro si infuria, da cui il titolo del romanzo. Ecco.

 

I solidi nella storia
Don Cubo
L’imperatore Ottaedro II
Papa Prisma Leone XIII
La duchessa Icosaedra
Ebesfenomegacorona d’Aquitania

***

Come cucinare il cubottaedro farcito

Ingredienti: un cubottaedro maturo, 100 gr. di farina 00, due cucchiai di olive nere denocciolate, una manciata di piccoli dodecaedri stellati, sale q.b.
Ricetta:  lavare bene il cubottaedro, togliere le lische, aprire da una delle facce triangolari e farcire con il resto degli ingredienti. Fate attenzione alle punte dei dodecaedri: tagliate le spine prima della farcitura se non volete perire tra atroci sofferenze.
Cuocere a 360° in forno cubico già caldo per un numero di minuti pari alla differenza in volume tra il cubottaedro e la somma dei piccoli dodecaedri stellati del ripieno. Per una maggiore doratura, moltiplicare il tempo per la radice quadrata di pi greco.

Il Santo del Mese

San Cazzeggio Inoperoso
Di questo santo si sa ben poco, avendo passato tutta la sua inutile vita a fissare il vuoto con aria ebete sui sedili di coda della 90. Per cui, vi presentiamo invece una rara testimonianza della felice vita coniugale dei solidi Johnson, lontani parenti dei più noti Ignoti. I capostipiti di questa benevola famiglia furono Disfenoide Camuso Johnson e la leggiadra Girobicupola Quadrata Elongata in Johnson, passati alla storia per le loro lotte di civiltà che portarono all’abolizione delle barriere tra solidi platonici e archimedei e al diritto di voto per gli antiprisma.

Ordini dall’alto

Nell’anno che il Tartan venne contro Azoto, mandato da Sargon, re degli Assiri, e diede l’assedio alla città e la prese, in quel tempo il Signore parlò per mezzo di Isaia, figlio di Amos, dicendo: “Va’, svestiti del sacco che hai sui fianchi, e cavati le calzature dai piedi”. Ed egli così fece, andando scamiciato e scalzo.

Isaia 20, 1

Ordini dal basso

Orazione del lupo
Quando si pronunzia cinque giorni di seguito al levare del sole, si possono sfidare i più affamati lupi e licenziare i cani. Ecco questa famosa orazione: “Vieni, bestia lanosa, è l’agnello d’umiltà, io ti guardo. Va dritta, bestia grigia, va a cercare la tua preda, lupi e lupe e lupicini, tu non devi venire a questa carne che qui si trova. Vade retro, o Satana”.

Il Dizionario Infernale

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Il Calendario di Frate Cazzaro – Aprile 2012

Frate Cazzaro e i recessi della mente
Frugando così, sotto ipnosi, nelle mie memorie di fanciullo giunsi a quel fatal giorno in cui, legato il gatto al fuoco pirotecnico, chiamai gli amici per mostrar loro la nuova maraviglia. Come è ben noto il razzo esplose ed il gatto pure. Il sacrestano non ne fu deliziato affatto e lo stufato di coniglio, quella sera, ebbe un sapore strano.
Ah! Quanti ricordi di momenti gioiosi.

Ghiaccioli
di Eufemio Mortadella

Ti libero la fronte dai ghiaccioli
che nel meriggio acquistasti al bar
bianco; anche anice e cocacola,
che ben sai, mi fanno schifo assai.
L’introspezione dei vetusti catamarani
“Non guardar al pappafico antico,
se a mezzodì stai ancora col lombrico.”

***

Perbenismo
Malattia del radiatore

Fatevi una cultura col bismuto
Invece di stare sempre a perder tempo leggendo cazzate perchè non impiegate un paio d’ore ad acculturarvi, espandere i vostri orizzonti, imparando cose nuove. Chessò, studiate la vita di Leonardo Tocco, conte palatino di Cefalonia, ad esempio. Lo potete fare anche senza il bismuto.

Come trovare il miglior titolo per il vostro romanzo
Di questi tempi usanza e moda impongono che il titolo di un romanzo che si rispetti sia ‘qualcosa di qualcos’altro’ (es. ‘Le notti di cellophan’ di Margaret Mazzancolle). Passati sono i tempi in cui bastava un ‘qualcosa qualcosa’ per avere un titolo memorabile (es. i ‘Racconti capziosi’ di Ovinio o ‘La morte indefessa’ di Edgar Allan Popone o semplici titoli come ‘Preludio al pompelmo’ di Garcon Garcia Garquez. Nella linea di ‘qualcosa di qualcos’altro’ l’ideale è sceglier due parole che mai si sarebbero accostate (es. ‘Gli anni del parafango’ di Ian Mehiuain) e che nulla abbiano a che fare col contenuto del libro. Se questo risultasse impossibile si può sempre correre ai ripari grazie all’uso di un aggettivo inconsueto e desueto posizionato a dovere (es. ‘L’indomita trascuratezza del procione’ di Saverio Roncola).

***

Il baldracchino di Luigi XV
Ovvero Jean Baptiste Flolobleart, sosia del sovrano, che tra il 1764 ed il 1769 impersonò il re di Francia in tutte le molteplici occasioni in cui questi era troppo stanco per soddisfare le sue innumerevoli concubine.

Il Santo del Mese

Sant’Ambalagio
Sant’Ambalagio è noto per essere l’unico santo a cui venne revocata temporaneamente la licenza di santità per uso improprio di racchette da ping pong. Imbarazzato dagli sberleffi dei suoi ex-colleghi, il povero temporaneamente ex-santo fece voto di mangiare una palla da bowling in segno di rifiuto verso le malvagie racchette da ping pong. Il gesto venne unanimamente riconosciuto come il più inutile del millennio, ma ciononostante gli valse l’immediato rinnovo della licenza di santità.

Ordini dall’alto

Allora uno dei figli dei profeti disse al suo compagno per ordine del Signore. “Percuotimi!”. Ma egli non volle percuoterlo. Perciò l’altro gli disse: “Poiché non hai voluto ascoltare la voce del Signore, ecco che partirai da me e un leone ti ucciderà”. E quando si fu allontanato da lui, s’imbattè in un leone, che lo uccise. Trovò anche un altro uomo e gli disse: “Percuotimi” e questo lo percosse e lo ferì.

Terzo libro dei Re 20, 35

Ordini dal basso

Per acquistare il dono dell’eloquenza
Pestati sottilmente alcuni gusci di uova di coccodrillo si fa un infuso in un buon vino di Cipro, insieme a ruta, maggiorana, verbena e assenzio, lasciandolo riposare sette lune. Trascorso questo tempo si filtra il liquore e si dà a bere a chi desidera diventare oratore.

Il Vero Libro Infernale

Fregio04


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