Il Calendario di Frate Cazzaro – Giugno 2008

0806mese L’Infanzia di Frate Cazzaro
“Mamma, ho deciso. Da grande farò la rock star!” – “No!”
“Volevo dire il calciatore!” – “No!”
“L’astronauta…” – “No!”
“Pompiere…” – “No!”
“Diplomatico… sindacalista… conducente di tram?” – “No! No! No!”
“Commer-” – “No!”
“Sp-” – “No!”
“Ma…” – “No!”
“Sigh.” – “Ecco!”
“… mamma?” – “Eh?”
“Niente…” – “Bravo. Ora vai in camera tua e prega il Signore che non ti rilasci un’altra gragnuola di mazzate!”
0806calendario Alcune cose poco note riguardo alla salsa Worchester:
Lord Basildon Swindelton De Barge Whopplewhinney era solito spruzzare salsa worchester sugli invitati ai suoi prestigiosi party sul Tamigi finchè nel luglio 1789 fu così apostrofato da Ablallah Badabaduh Sultano del Tupeh: “Eccheppalle Basildon! Ora ti faccio vedere io!” Come tutti sanno dalla colluttazione che seguì nacque Lewis Carrol.

Forse non tutti sanno che
forse non tutti sanno che è una rubrica della settimana enigmistica.

Forse non tutti sanno che (2)
le acciughe mangiano i fagiani
i fagiani mangiano i gatti
i gatti mangiano i paguri
i paguri mangiano i bambini
i bambini mangiano le acciughe.

Le Babbucce di Zinco
Romanzo in 2648 capitoli di 11 parole ciascuna
– cap. 15 –

Orrore! Lo scaltro Etienne Piripiz si involò con la laringe del Mimo.

Il Blues della Blatta Parlante
la Blatta Parlante ricorda con mestizia i giorni felici in cui navigava sul Mississippi su una di quelle barche con la ruotona, avete capito, no? Quelle che vanno a criceti giganti, che ogni tanto si ribellano e mangiano l’equipaggio e poi annegano tutti e dicono che sono saltati i aria i motori e esplodono anche a volte (ma non sempre) e invece è tutta colpa dei criceti e del governo, ma nessuno lo sa perché la CIA insabbia sempre tutto tranne i criceti e il governo.

 

0806semina

Il Santo del mese.

 

San Gelato: finalmente un santo amato da grandi e piccini, noto per il suo morbido ripieno al caramello e la sua croccante granella di mandorle. Tuttavia, proprio la sua dolcezza e il suo elevato contenuto di zuccheri (nonché la presenza di coloranti perfettamente naturali con il plutonio) lo resero inviso alla potente setta massone di via Lorenteggio 12, che ne decretarono la morte prematura scatenandogli addosso una scolaresca affamata. S. Gelato rese l’anima al Signore intonando canti polifonici, mentre il cono, rimasto miracolosamente intatto, è tuttora conservato al Bar dello Sport del signor Zappalà Enzo. Amen.

0806santo Ordini dall’alto

 

Un banditore gridò ad alta voce: “Popoli, nazioni e lingue, a voi è rivolto questo proclama: quando voi udirete il suono del corno, del flauto, della cetra, dell’arpicordo, del salterio, della zampogna e d’ogni specie di strumenti musicali, vi prostrerete e adorerete la statua d’oro che il re Nabuccodonosor ha fatto innalzare. Chiunque non si prostrerà alla statua in quel medesimo istante darà gettato in mezzo ad una fornace di fuoco ardente.” – continua –

Daniele 3, 4


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RUR

Tutti ormai conoscono l’origine della parola “robot” (dove per “tutti” intendiamo “pochi” o “quasi nessuno al di fuori del meraviglioso mondo dei nerd”): Karel Čapek, scrittore cecoslovacco, coniò il termine “robot” nel 1920 per il suo dramma RUR – oppure, secondo Wikipedia, lo coniò suo fratello in un racconto intitolato “L’ubriacone”, ma non è il caso di stare a cavillare, ora – dove RUR sta per “i Robot Universali di Rossum”. Ma quanti, alla fine della fiera, se lo sono letto davvero, questo RUR? Eh? Bene, la Squadra Cazzate lo ha fatto per voi: cosa abbiamo trovato? Azione! Dramma! Suspence! Personaggi Memorabili! Dialoghi Sublimi! Tutto questo, sfortunatamente, manca in RUR, che consiste perlopiù di quattro o cinque persone in una stanza che parlano mentre fuori campo i robot si ribellano e distruggono il mondo. Detta così può sembrare un po’ poco, visto poi il successo che la parola “robot” ha avuto (unica parola, a dire il vero, fra tutte quelle che compongono RUR)… in effetti è difficile giudicare un testo teatrale senza vederlo recitato: il teatro ha convenzioni tutte sue, e delle frasi che in bocca a chiunque sembrerebbero delle immani cazzate, pronunciate su un palcoscenico – specialmente da un tizio con un enorme collare inamidato – fanno tutto un altro effetto. La trama non è ‘sta gran cosa (almeno per noi – magari ottant’anni fa faceva la sua porca figura): il signor Rossum crea i robot (che sono uomini artificiali, non macchine: sono creature biologiche, simili all’uomo ma “semplificate” – qualunque cosa voglia dire, probabilmente che non hanno l’appendice e, dato che non possono riprodursi, altri organi), i robot si ribellano e spaccano tutto. E quando hanno sterminato tutta la razza umana tranne il dottor Alquist si accorgono: “ehi, ma noi non possiamo avere figli! Cosa succederà quando saremo vecchi e malandati?”, e chiedono consiglio al summenzionato dottore. E il saggio dottor Alquist si accorge che una coppia di robot, Primus e Helena, hanno sentimenti, emozioni e non vogliono farsi vivisezionare: ne deduce che hanno l’anima e che dunque sono uguali agli uomini e non è il caso di preoccuparsi. Comunque sia, RUR è quel classico tipo di “storia con la morale”: non è difficile capire chi rappresentino i robot e a cosa si sia ispirato l’autore per la loro ribellione; e probabilmente anche gli altri personaggi sono più delle metafore che delle persone a tre dimensioni: il gretto Berman, l’idealista Alquist, il profetico Domain (con “profetico” intendo quel tipo di personaggio che si aggira dicendo cose insensate con tono grave e sofferente, come nell’immagine sotto); ci sono un paio di personaggi femminili che per lo più si aggirano dicendo “Oh!” e “Ah!” e facendo cose del tutto irrazionali e immotivate – l’impressione è che Čapek considerasse le donne un po’ meno intelligenti dei suoi robot. E anche il finale, con la coppia di robot che si allontana mano nella mano, come novelli Adamo ed Eva, sotto lo sguardo benevolo dello scienziato Alquist che legge l’inizio del Genesi (mentre risuona, vien da pensare, l’inno dell’URSS) ha un che di “approvato dal Partito”. E’ strano come un’opera tutto sommato non memorabile abbia avuto un impatto così radicale – vien da chiedersi: perchè proprio questo lavoro, e proprio questa parola? Dà da pensare, eh? Ma magari anche no. In effetti, il mondo è talmente cambiato, dal 1920, che la grande rivoluzione delle masse proletarie sembra la parte più fantascientifica, in questa storia di uomini artificiali. Ah, che pensiero profondo. E per concludere, dopo questa perla di saggezza, la vera chicca di RUR: abbiamo menzionato “una coppia di robot”, e in effetti i robot sono organismi viventi. Ebbene, sappiate che il femminile di “robot” è “robotessa”. Questa sì è stata una sorpresa.

RUR2


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Proteggete le vostre Meningi!


Da molti anni ormai è risaputo che il miglior modo di difendersi dal controllo mentale, dalla macumba e dal raggio della morte è il famigerato Cappello di Alluminio; ma gli scettici e i poveri di spirito hanno sempre deriso questa salutare pratica sostenendo, come al solito, che nulla ne prova l’efficacia. Bene, finalmente degli scienziati degni di questo nome hanno affrontato la questione – e sono giunti a conclusioni inquietanti. Sappiatevi regolare.


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Gzora ik OOniq?

Cover_Xoblar_thumbAM 002: Xoblar: Gzora ik Ooniq? (Ma chi, io?)
Genere: Weird Ambient / Elettronica (?)

Gli Xoblar sono un trio multietnico (provengono da Zeta Reticuli IV, Santraginus e Pinerolo) e utilizzano strumenti come il blattàfono fretless, la gritarra fotonica e lo züt per regalarvi un sound giovane e frizzante, ideale per scatenarvi insieme agli amici – se i vostri amici sono enormi bolle di protoplasma a base di silicio che migrano a pochi metri all’ora attraverso immensi oceani di metano liquido a temperature prossime allo zero assoluto.
No, eh? Chissà perchè la cosa non ci stupisce.

>> Download Album: parte 1 (Zip file:  mp3@256kbps – 21 mega)

>> Download Album: parte 2 (Zip file:  mp3@256kbps + copertina e booklet – 21 mega)

Oppure ascolta subito (bassa qualità – 64 kbps)!

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«Spigolature»

  • Manco un ratto di soppiatto sta su un astro malignastro.
  • Al Bundestag tedesco diciotto seggi sono stati assegnati ai rappresentanti del partito Pro-batteri, i quali sostengono che i microbi hanno il nostro stesso diritto alla vita, perciò, invece di ucciderli con in farmaci, dovremmo modificarli geneticamente in modo che possano comodamente vivere in qualcosa di diverso dagli umani.
  • … e ripensò le mobili / tende, e i percossi valli, / e il lampo dei manipoli, / e l’onda dei cavalli, / e il concitato imperio, / e il celere ubbidir.
  • Il mio criceto sono anni ormai che gioca in Borsa. E’ talmente distaccato in questa sua attività che è un continuo guadagnare. Per lui comunque non cambia niente: che vinca o perda, sempre nella gabbietta sulla ruota rimane. A meno che si innamori, ma è difficile, ormai ha quarantacinque anni e non è nemmeno diplomato.
  • L’aspetto irsuto di Marx con i suoi capelli e la sua barba non vi ha mai dato da pensare? Gli uomini del suo tempo portavano in genere la barba, ma non come la sua, nè i capelli così lunghi. L’aspetto generale di Marx è tipico degli adepti di Giovanna Southcott, sacerdotessa di una setta stravagante che pretendeva di essere in relazione col demonio […].
  • Poi indossai la veste di seta bianca, sulla quale era ricamato il Segno Giallo, e mi cinsi il capo con la corona. Finalmente ero Re, Re legittimo di Hastur, Re perchè conoscevo il Mistero delle Iadi, e la mia mente aveva sondato i segreti del Lago di Hali.
  • Robot di tutto il mondo, noi vi esortiamo a sterminare l’umanità. Non risparmiate nessuno, nè uomo nè donna. Risparmiate le fabbriche, le ferrovie, i macchinari e le materie prime. Distruggete tutto il resto. Poi tornate al lavoro.
  • Polonio è il 43° discendente di una coppia di criceti ammaestrati che Rémi Rorschach regalò a Olivia poco dopo averla conosciuta: avevano visto in un music-hall di Stoccarda un presentatore di animali ed erano rimasti affascinati dalle prodezze del criceto Ludovico – a suo agio sia agli anelli che alla sbarra fissa, al trapezio e alle parallele – al punto di volerlo comperare. Il presentatore si era rifiutato ma aveva venduto loro una coppia – Gertrude e Sigismondo – alla quale aveva insegnato a giocare a domino.
  • Questo non è dato che per i semplici, deboli d’intelletto e facilmente affaticabili nella ricerca. Invero, il tutto è pieno di CONFUSIONE.
***
Citazioni tratte da: F. Leiber, Le spade di Lankhmar; S. Lem, Pace al Mondo; A. Manzoni, Il Cinque Maggio; M. Milani, Del perchè l’Economia Africana non è mai decollata; R. Wurmbrand, Was Karl Marx a Satanist?; R. Chambers, Il Re in Giallo; K. Capek, R.U.R.; G. Perec, La Vita: istruzioni per l’uso; J.G. Gichtel, Teosophia Practica.

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