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Frate Cazzaro a reazione
Pronti? Partenza! Via!
AaaaaaaaaaaaaaaAAAAAAAAaaaaaaAAAAaaaaaaaah!
…
Bè, non male. Domani si replica.
– Sono Esausto.
Disse l’uomo davanti al banco di registrazione.
– Si riposi.
Rispose l’addetto alla registrazione.
– Perché? Non sono mica stanco.
– Io sono Stanko.
Disse l’uomo dietro di lui nella fila.
– Lo ha detto lei di essere esausto.
– Esatto.
– Allora si riposi.
– No, non mi ha capito. Sono Esausto Panuzzi il leader dalla band Panuzzi ed i bassi indiavolati. E questi gentiluomini dietro di me sono i Bassi indiavolati. Siamo qui per il concerto.
– Ah. Quindi non è stanco.
– Io sono Stanko. Ve l’ho appena detto.
Inistette l’uomo in fila dietro Esausto Panuzzi.
Esausto si voltò indicando le persone dietro di lui.
– Io sono Esausto. Lui è Stanko. E lui è Antonio. Loro sono i Bassi Indiavolati.
L’addetto alla registrazione guardò gli uomini in fila.
– Non sono bassi.
– Se è per questo non sono neanche indiavolati.
– Quindi lei è Esausto… bene… e lei è Stanko…
– Stanko Markovic. Bassista.
– Mi faccia vedere…
L’addetto alla registrazione aprì un voluminoso registro.
– Chi è Apezzi?
Chiese.
– Io sono un po’ provato ma non così tanto.
Disse Esausto.
– Io sono a pezzi. È stato un lungo viaggio e noi stiamo chiusi nel bagagliaio tutto il tempo, sa.
Disse Stanko Markovic.
– Stanko è a pezzi.
Confermò Esausto.
– Io sono Apezzi.
Disse il terzo figuro nella fila che fino a quel momento era rimasto in silenzio nell’ombra.
– Antonio Apezzi. E sono stanco delle vostre chiacchere.
– Quindi Stanko è a pezzi e Apezzi è stanco. Per riassumere.
Precisò Esausto con un sospiro.
L’addetto alla registrazione compilò il registro scuotendo la testa e mormorando tra sé e sé con espressione rassegnata.
– Tutto questo mi lascia stremato.
Disse alla fine.
– Filippo Stremato purtroppo non è potuto venire oggi. È a casa con Lafebbre.
– Speriamo guarisca presto.
– Perchè? Non è mica malato.
– Ma ha detto…
– Che è a casa con Lucrezia Lafebbre, sua cugina che non vede da molti anni.
– Chiaro.
– Ecco.
– Quindi non è malato?
– Malato è malato.
Precisò Stanko Markovic.
– Quindi Stremato è malato o non è malato?
– Stremato non è malato, ma Malato è malato.
– Eh?
Domandò l’addetto al registro.
– Indira Malato, il terzo bassista. Lui non c’è perché è indisposto.
– Tony Indisposto?
Chiese l’addetto al registro guardando in registro con sguardo perso e vacuo.
– No, Indira Malato. È malato. Tony Indisposto sta benissimo ma non suona più nella nostra band.
– Sono confuso.
– Yuki Con Fuso? Il percussionista? È un onore non sapevo che…
– No. Sono confuso, non Con Fuso. Confuso nel senso che non capisco.
– Ah. Beh, non si preoccupi. È così tutte le volte. Abbiamo dovuto licenziare Tony Indisposto e Giovanna Costipata perché non ce la facevamo con la burocrazia. Ogni volta era un’ordalia.
– Giovanna Costipata?
– Sì, la corista. Gran voce. Nasale.
– Ah.
– Non come Rossana Nasale che ha una gran voce di petto.
L’addetto al registro appoggiò mestamente la testa sul registro.
– Ma forse è meglio che ci fermiamo qui, eh? Dove firmo?
Frate Cazzaro ed i problemi più grandi
La cosa buona di esser Frate è che non puoi perdere il lavoro, no? L’ultima volta che il padrone si è fatto sentire risale ad alcuni millenni fa ed è improbabile che si faccia vivo per via dei problemi causati da un piccolo frate di campagna. Il direttore generale poi sta a Roma e non ha potere di licenziare nessuno. Quindi che cazzo è questa lettera di licenziamento? Siamo seri che ho altre cose di cui preoccuparmi.
Frate Cazzaro e l’eterno ritorno
Che ci ho messo due giorni per fare quaranta chilometri. Ma vi pare possibile? Ok, il biglietto andata e ritorno era un’affare ed il ritorno costava praticamente nulla ma mai avrei pensato di trascorrere la notte in un carro bestiame con duecento maiali cubici gelatinosi geneticamente modificati della ditta Trangugia&Divora.
Frate Cazzaro le ramazze di Confucio
Le prodigiose ramazze di Confucio, che la domestica dell’illuminato filosofo usava per ripulire i pavimenti dell’abitazione del sommo andarono perdute durante la rivolta delle bestioline del 143. La domestica, non sapendo come giustificare la scomparsa agli occhi del saggio padrone inventò una storia di alieni collezionisti di ramazza che periodicamente razziano la terra alla ricerca delle ramazze più prestigiose. Il filosofo, udita la storia, guardò la domestica e disse: “Sono Confucio.” Ed era vero!
Frate Cazzaro e il suo piccolo orticello
E quest’anno, di fianco ai ravanelli ci metterò una bella fila di baobab, che crescono in fretta e sono tanto buoni in insalata. Altro che i poponi dello zio Filistrano, che mi ha fregato l’anno scorso, ma mica ci ricasco io! “Suoni tanto buoni”, diceva, ma poi appena messi sulla griglia – pof! – tutt’acqua erano, neanche un po’ di sostanza. E dire che i poponi alla griglia sono il mia piatto preferito. Ecco.