Il Giullare di Babilonia

Il Giullare di Babilonia

di W. Turner e il Casinaro
(aceto balsamico su scarpe di tela)

Questo famoso dipinto, custodito nel museo Trondheim di Dobbiaco, rappresenta la seconda parte del Trittico del Giullare, in cui l’Ilare Rospo Ciccione rinfaccia allo spietato Giullare le sue malefatte verso il pacifico popolo dei Poponi.


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Lord Buccinasco, il Cardinale Sigisbrico di Bordone e Piccolo Coso

Lord Buccinasco, il Cardinale Sigisbrico di Bordone e Piccolo Coso

Anonimo della Scuola del Caravacchio – 1522

Questo pregevole dipinto ritrae i tre autori del Trattato di Pace di Carate Brianza. Il sagace lumacone, con l’aiuto dello sgamato Cardinale Sigisbrico, riuscì a convertire Piccolo Coso, sciamano della tribù indiani dei Pappataches (lontani cugini dei più famosi Apaches), al kruzzurkianesimo, ponendo così fine alla secolare guerra coi sanguinari Pappataches.
Purtroppo Grande Coso, fratello maggiore del piccolo grande sciamano, in seguito a un sogno profetico in cui gli apparve la Madonna delle Mazzate su un apino carico di bombole del gas rifiutò di firmare il Trattato e decise di continuare la guerra con un manipoli di fedeli seguaci. Questo portò ai feroci scontri del ’67 di Piazza Argentina, che costarono al prode bivalve l’esilio alla corte di Santa Rosalinda. E il resto è storia.


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Santa Abalemma Indecisa

Santa Abalemma Indecisa

Nel quarantaquacchesimo anno dalla nascita di Nostro Signore delle Zanche di Mogano, Cristoforo l’alieno Pitosforo decise di invadere Forlì, allora signoria della famiglia De’ Medici O’Meopatici. Fu allora che Abalemma d’Andalusia, di linciaggio reale, erede alla carica di Princisbecca delle Langhe si erse in difesa del suo popolo. O forse no. Recossi nella stanza del real cefalopode e prese in mano lo sferico mollusco veggente per consultar l’esito delle sue azioni. E ancora adesso lì si trova. A riflettere. O almeno così dicono gli scribi. E se lo dicon loro.

Amen.

“Il Dilemma di Santa Abalemma: che sia miglior la flemma delle rocce di salgemma? E che dir della zia Emma? Niente. Che schiatti, quella vecchia babbiona. Ops, scusate.” dall’aria “Quel tenero virgulto dell’Abalemma” di Giangiangiacomino Puccino Piccino Piccino Ciccino Piripiri. Bleah, mi sta venendo il diabete.


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L’Oscuro Signore Squamoso delle Fiamme Infernali Senza Requie di Cesano Boscone

L'Oscuro Signore Squamoso delle Fiamme Infernali Senza Requie di Cesano Boscone

di H. Pomponazzi-Dusseldorf – 1601
Pinacoteca di Dresda

Che dire che non sia già stato detto? Tutti ricordano il Regno del Terrore instaurato dall’Oscuro Signore Squamoso delle Fiamme Infernali Senza Requie di Cesano Boscone ( OSSdeFISeRCeBo in breve), causato dall’immotivato rifiuto dell’impiegato dell’anagrafe di Bulgarograsso di cambiare il suo nome in Giorgio Brambilla. Vane furono le numerose petizioni del povero OSSdeFISeRCeBo, che fece notare più e più volte come egli non fosse neanche originario o residente di Cesano Boscone, avendo passato tutta la sua esistenza nel ridente paesino di Bulgarograsso. Alla fine, stanco di tanta stupidità, marciò con il suo esercito di lanzichenecchi mannari sull’Assessorato dei Lavori Pubblici. In breve tempo tutte le terre comprese tra l’Autostrada dei Laghi e il confine svizzero caddero sotto il suo efferato dominio.


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Il Calendario di Frate Cazzaro – Giugno 2010

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Frate Cazzaro e la cassapanca in cassaintegrazione
Quando tornate a casa la sera, stanchi di una giornata di duro lavoro in fabbrica, ricordatevi della gioiosa cassapanca che un dì era un faggio in garfagnana. Ella vi guarda benevola dall’atrio in attesa di un vostro gentil gesto. E voi la ripagate gettandole addosso cappelli, chiavi e ombrelli bagnati. Non è forse questa un’ingiustizia?

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La lettera ‘s’
Nobile compagna di molti letterati, è un elemento indispensabile nella formazione delle parole ‘sassofrasso’, ‘sussidiario’ e ‘funambolo’. Anche se nell’accezione moderna l’uso della ‘s’ in ‘funambolo’ è venuto a mancare se ne ritrovano traccie ad esempio in Calvino:
“E mi si parò dinnanzi con con quel suo fare da sfunasbolo.” (da ‘Tegola’ ne ‘Le città intraviste’)
Lezioni di vita
La vecchia maga Govorova era solita preparare pozioni anturufali per l’ipostapia del colosso. Pozioni che vendeva a caro prezzo su ebay. Un giorno il visir di Chakakhan ne acquistò una per il suo cane, Diplomatico, e la maga cadde in un coma da cui non uscì mai più. Che questo sia di monito per le future generazioni.
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Calendario
Imperatore persiano successore di Calenserse, è ricordato per la battaglia delle Calende in cui l’esercito persiano prese una sonora scoppola ad opera di uno sparuto contingente di criceti muschiati del Peloponneso. 

La Taumaturgica Carota di Norimberga! Guarisce la scrofola, la piorrea e il mal del palombaro! Cosa aspettate a ordinarla? Può essere vostra per soli 499 euri e 99 cent. Affrettatevi!

La nobiltà francese deve smetterla di dar nomi alle cose
Il marchese August de Palais (1465- 1543) era solito dire cose ovvie e per questo veniva irriso da parenti ed amici. Tuttavia nella sua ostinazione trovò il modo di passare alla storia dando il suo nome al termine ‘palese’ usato per indicare cose ovvie.
Secondo recenti studi pare che il De Palais fu il principale artefice del complotto che portò alla morte di Monsieur de la Palisse ed all’esilio in Martinica del duca Gerard du Lampànt. 

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Lezioni di vita II
Attenti ai funghettini verdi.

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La nobiltà francese II
Il conte Quochard Floquette Palindròme ebbe 3 figli: Anna, Otto e Ubu.

J. Tiberius Buccinasco

– Concerti Brandeburzumesi –
Primo Movimento Scomposto K 525 e 1/4

Flash required

Il Ritorno dei Fratelli Malleolo! Prossimamente in tutti i cinemi! (si, cinemi, perchè?)
Il Santo del Mese  

San Tiepidino da Forlì
Il povero San Tiepidino, patrono dei babbioni e dei fan del digitale terrestre, non è tenuto in gran considerazione, nella variopinta schiera dei santi e dei beati. Nella recente classifica dei Personaggi Immaginari più amati dai cattolici, dai metodisti e dagli avventisti del settimo giorno, San Tiepidino si è piazzato terzultimo, superato persino da figure francamente ambigue come S. Giuseppe Stalin, San Freddie Kruger e Santa Elisabetta Bathory.

San Tiepidino da Forlì esamina il Manuale del Santo alla ricerca del corretto modo di sintonizzare l'aureola. Invano.

Ordini dall’alto 

[…] Così dice il Signore Dio: “Sciagurate quelle che imbottiscono cuscini per ogni gomito e guanciali da testa per ogni età, per uccellare le anime; e dopo che hanno nelle panie le anime del mio popolo, promettono loro la vita. E mettevano me a profanazione davanti al mio popolo, per una manata d’orzo e per un tozzo di pane, dando per morte le persone che non sarebbero morte e facendo presagio di vita a quelle che non vivrebbero, spacciando menzogne al mio popolo che ci crede”.

Ezechiele 13, 18

Ordini dal basso 

Fabbricata una corda
col pelo di un asino morto la lascerete seccare bene, poi la ungerete con la midolla della scapola destra dell’asino, mescolata a cera vergine. Così preparata la corda collocatela sotto il gradino della porta di casa. Chi verrà a visitarvi lo vedrete con tre teste, come il visistatore vedrà voi con la testa d’asino.

Il Vero Libro Infernale

Fregio04


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Il Raperonzolo della Morte

Il Raperonzolo della Morte

aceto su tela, sec. XXXVFHK

Quest’opera sublime, a lungo considerata perduta, è comunemente attribuita alle dotate chele di Angostura Jones, detto il Paguro del Destino. In questo pregevole dipinto è raffigurata l’ultima cena dell’intera classe dirigente del ridente pianeta Mongotron, barbaramente trucidata dal Raperonzolo della Morte, spietato serial killer ricercato in tutto l’universo conosciuto e a Monza.


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La Sonata a Kruzzurk

La Sonata a Kruzzurk

Anonimo

Pregevole dipinto realizzato per la copertina del disco dell’omonima sonata composta dal leggendario poeta e musicista J. Tiberius Buccinasco durante il suo esilio forzato a Plomberminzenz Sul Naviglio. La Sonata a Kruzzurk (la musica, non il quadro) testimonia la profonda crisi spirituale del suo autore, che, sconvolto per la perdita del suo apino, si convertì al kruzzurkianesimo nella vana speranza di averne uno nuovo per intercessione del Palindromo Tiranno dell’Universo, magari con i cerchi in lega, l’autoradio e l’airbag. Ma, come tutti sanno, fu amaramente deluso.


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Certo che posso volare! A che serve il cappello sennò?

Certo che posso volare! A che serve il cappello sennò?

di Pappatacio degli Uberti

Antico dipinto raffigurante San Venceslao il Pazzo Furioso, mentre spiega ai suoi fedeli, la Confraternita del Fez, il suo ultimo piano per sfidare la legge di gravità. La telefonata all’eliporto per assicurarsi una pista di decollo si risolse con le famose parole: “Sì, sì, venga pure: i nostri simpatici addetti vestiti di bianco la porteranno in un luogo tranquillo in cui potrà prepararsi con calma per il volo.” Fu da allora che San Venceslao non si seppe più nulla, anche se fonti ben informate riportano il suo rapimento da parte delle forze aliene del pianeta Mongo.


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La Caccia all’Orso Gufo

La caccia all'Orso Gufo è un' impresa non scevra di pericoli

“La Caccia all’Orso Gufo“, si legge sul Manuale del Giovine Avventuriero Sgamato e di Belle Speranze finchè non incontra il Minotauro, “è impresa ingrata e non priva di perigli. L’Orso Gufo, infatti, benchè scarso di ingegno e lento di comprendonio, è facile all’ira e al turpiloquio.  Manesco, ingrato e sgradevole all’olfatto, le sue carni sono stoppose e dal forte sapore putrido; la sua pelliccia, spesso infestata di zecche, pulci, pidocchi e vermi-iena, è morbida quanto la carta vetrata e fonte di continue e talvolta fatali allergie. E quindi, come scrisse il saggio Ciro l’Eremita, chi è quel mentecatto che dà la caccia a una simile innocua bestiolina? Dove andremo a finire? Prendiamocela anche col Boleto Stridente, allora!”

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