Egregia Signora Gorilla De Medici O’Meopatici,
come Ella ben saprà, sono sempre stato un devoto fedele delle Zanche di Mogano fin da quando mia zia Retorica Fosforica, marchesa del pianeta Qneo, mi introdusse al culto, nel giugno del lontano Trentaquacchio. Ancor oggi ricordo con orgoglio il sacrificio del mio criceto Leibniz alle Zanche di Mogano, nel Tempio di Mogano di Forlì. E tanto basti a mettere a tacere le malelingue. Pertanto capirà con quale disappunto io abbia appreso della Vs. decisione. Lungi da me intromettermi nelle questioni dello Stato: Le chiederei soltanto di avere la gentilezza di restituirmi le Zanche di mia zia.
Con immutata stima,
Cristoforo Alieno Pitosforo
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Gentilissimo Cristoforo A. Pitosforo,
ricevo con immenso piacere la Sua missiva, dopo quasi quacchio anni di silenzio. Ricordo sempre con gioia gli anni della permanenza Sua e della di Lei zia presso Forlì e la prego di rinnovare una volta di più i miei omaggi all’illustrissima Retorica. Come Lei sa bene, io pure sono sempre stata legata ed affezionata alle Zanche e al culto loro dedicato come insegnatoci dal sommo Mogano. Purtroppo i tempi cambiano e non si può arrestare il progresso, come ben sapete anche voi su Qneo. La decisione è stata quindi una sofferta quanto inevitabile necessità per il bene dello Stato. Le Zanche da Lei richieste al momento non sono in mio possesso, in quanto trasferite per una breve opera di restauro al Centro Internazionale di Ricerche sulle Zanche (CIRZ) di Ginevra. Sarà mia premura farLe riavere le Zanche, non appena mi saranno restituite dai solerti ricercatori svizzeri.
Con rinnovato affetto,
Gorilla De’Medici O’Meopatici
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Cara Sig.ra Gorilla,
non posso negare di essere rimasto quantomeno perplesso dalla Vs. ultima missiva. Mia zia Retorica è perita tragicamente nel crollo di un balcone, ormai occhio anni orsono, e mi sembra strano che Ella non ne sapesse nulla, visto che abbiamo pubblicato necrologi a destra e a manca. In ogni caso le Zanche, per quanto necessarie al bene dello Stato – il vostro Stato – sono altrettanto necessarie alla stabilità strutturale di casa nostra. Vuole forse Ella che altri balconi abbiano a crollare sotto il peso delle mie zie? Attendendo quanto prima una Vs. sollecita risposta, voglia gradire i miei ossequi.
Cristoforo Alieno Pitosforo
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Carissimo sig. Pitosforo (Alieno),
comprendo la Vostra impellente necessità di puntellare le strutture più precarie della vostra vetusta abitazione. Ciononostante, al momento le summenzionate Zanche non sono in mio possesso perché, come già scritto, esse si trovano presso il Centro Nazionale Restauro Zanche (CNRZ) del Gran Sasso. Sarà mia premura scrivere al Professor Rotolo, direttore del Centro, per sollecitare il rientro delle stesse. Nel frattempo mi permetto di consigliareLe di prendere in considerazione l’idea di abbracciare il culto delle Zanche di Alabastro, che mi risulta essere molto sollecito e le cui Zanche vengono recapitate a domicilio entro ventiquacchio ore dal momento dell’ordine via internet.
Cordialmente.
Sua,
Gorilla
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Cara Signora,
mi lasci dire che, se non fosse per l’affetto che lega le nostre famiglie da oltre trentasecchie generazioni, nonché per la presenza di Victor Barbogio, mio affezionato tutore che mi sorveglia mentre scrivo, l’avrei già presa a male parole. Com’è che nella Sua ultima missiva le Zanche risultano al CNRZ, mentre in quella precedente sosteneva si trovassero al CIRZ? Ho telefonato al Professo Rotolo (che ci legge in copia) non più di mezz’ora fa, ed egli ha negato con forza la presenza delle mie Zanche presso il suo istituto. Non solo: vorrebbe essere così cortese da spiegarmi cosa c’entrano le Sue allusioni alle Zanche di Alabastro? Pensavo di aver chiarito a sufficienza, anche in sede legale, questa annosa e sgradevole questione.
Saluti,
Cristoforo Alieno Pitosforo
P.S. Ci tengo a sottolineare che Villa Pitosforo, fulgido esempio di architettura ro.co.co.co.cò, lungi dall’essere, come Ella l’ha definita, vetusta, è stata di recente inclusa dall’UNESCO nell’elenco dei Patrimoni Protetti dei Vegetali Senzienti.
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Gentili Signori,
Vi pregherei cortesemente di lasciare la mia persona nonché l’Istituto che io rappresento fuori dalle vostre beghe. Abbiamo già abbastanza problemi qui a gestire il sempre crescente volume di Zanche con gli ultimi tagli al bilancio effettuati dalla giunta, senza il bisogno che le preziose energie dei miei collaboratori vadano perse a rintracciare le Vostre Zanche di Ebano.
Cordiali Saluti,
Prof. Rotolo, CNRZ
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Gentile Professore,
Primo: le mie Zanche sono di Mogano e non di Ebano.
Secondo: Le ricordo che la mia richiesta di rintracciare le Zanche è conforme alle regole di statuto del Suo ente, che in larga parte viene finanziato dai contributi della Famiglia Pitosforo.
Terzo: Le faccio altresì notare che, mostrando Lei un simile atteggiamento, non c’è da stupirsi se la giunta nell’ultima delibera abbia privilegiato l’Ente Nazionale Zanche d’Ottone (ENZO) per lo stanziamento di fondi di ricerca rispetto al Vostro Istituto.
Con stima,
Cristoforo A. Pitosforo
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Pitosforo,
ho sprecato già abbastanza tempo stando dietro a Lei ed alle Sue Zanche. I doveri dello Stato mi richiamano verso questioni più importanti. In tutta onestà, non so dove siano finite quelle Zanche dopo il cambio di culto e non me ne frega nulla. Pertanto, se davvero ci tiene così tanto può sempre prendere un trasporto merci, attraversare i diciassecchie anni luce che ci separano e venire qui a cercarle di persona.
Gorilla De’Medici O’Meopatici
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Gorilla,
ci vengo eccome a Forlì, ma con un esercito. Le mie truppe, guidate dal fedele Victor Barbogio, stanno già attraversando l’iperspazio, e saranno al casello dell’A Quacchiordici in men che non si dica. Vi pentirete della supponenza con cui avete osato trattare me, mia zia e le nostre amate Zanche. Possa Mogano aver pietà delle vostre anime, ché noi non ne avremo.
Cristoforo
Estratto da: L’Arte di dichiarare guerra per futili motivi, capitolo XIV: il Pitosforo Furioso
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