Aaah, l’Amore! Mi ricordo quando ero piccola e ingenua e ho chiesto alla mia cara vecchia nonna: “Nonna, nonnina! Che cos’è l’Amore?” E lei, che era pur sempre uno dei più famosi contrabbandieri di gerbilli di tutta la costa bretone, mi fissò dritta negli occhi e disse: “Mi venga un canchero se lo so, piccola sciagurata. Chi ha bisogno dell’Amore quando ha dei gerbilli?” Ahimè, come si sbagliava! Fu questa sua tragica ignoranza a causare la Grande Moria dei Gerbilli del ’47. Ed è per questo, cari miei, che dovete conoscere l’Amore prima che sia troppo tardi e i vostri gerbilli periscano nella fiamma. Per fortuna c’è qui la vostra cara vecchia astuta compassionevole sagace modesta e sgamata Zia Melma pronta a condurvi per mano, che lo vogliate o no, lungo gli irti sentieri dell’Amore, dove il pericolo è in agguato a ogni svolta come il crudele leucrotta che si acquatta nel sottobosco per poi balzare spietato sull’ignaro viandante e mangiarne il cervello. Chiaro, no? Ma adesso basta chiacchiere! Mettetevi comodi e leggete le edificanti novelle che la vostra cara anziana claudicante geniale supponente e brillante zietta ha scritto per voi.
La tragica storia di Gianciotto Malatesta e del maligno nano Maligno
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Una profonda riflessione su “Le più grandi storie d’Amore di tutti i tempi”