Il Santo del mese.
San Gelato: finalmente un santo amato da grandi e piccini, noto per il suo morbido ripieno al caramello e la sua croccante granella di mandorle. Tuttavia, proprio la sua dolcezza e il suo elevato contenuto di zuccheri (nonché la presenza di coloranti perfettamente naturali con il plutonio) lo resero inviso alla potente setta massone di via Lorenteggio 12, che ne decretarono la morte prematura scatenandogli addosso una scolaresca affamata. S. Gelato rese l’anima al Signore intonando canti polifonici, mentre il cono, rimasto miracolosamente intatto, è tuttora conservato al Bar dello Sport del signor Zappalà Enzo. Amen.
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Ordini dall’alto
Un banditore gridò ad alta voce: “Popoli, nazioni e lingue, a voi è rivolto questo proclama: quando voi udirete il suono del corno, del flauto, della cetra, dell’arpicordo, del salterio, della zampogna e d’ogni specie di strumenti musicali, vi prostrerete e adorerete la statua d’oro che il re Nabuccodonosor ha fatto innalzare. Chiunque non si prostrerà alla statua in quel medesimo istante darà gettato in mezzo ad una fornace di fuoco ardente.” – continua –
Daniele 3, 4 |