E che sarà mai? Adesso il buon vecchio Zio Muco vi illuminerà con la sua sapienza.

Questo simpatico (e tutt’altro che stupido) animaletto risiede alle Bahamas, dove preda ferocemente i locali gamberetti usando i suoi acuminati aculei avvelenati. Armato di questi letali strumenti di morte e distruzione, il Godzilliognomus Frondosus si muove silente nelle vaste caverne sottomarine delle isole, eliminando senza pietà chiunque osi opporglisi. Non c’è modo di fuggire davanti al suo avanzare: migliaia di sensori olfattivi chemiorecettivi assaporano le correnti d’acqua da lui stesso alimentate per poter seguire ogni seppur minimo movimento delle sue prede.

Come non ammirare la meravigliosa perfezione di una tale macchina di morte? Purtroppo non possiamo lasciarci incantare dalla sua bellezza: l’esistenza del Godzilliognomus Frondosus minaccia l’intera umanità. Infatti questo non è altro che uno stadio momentaneo della sua vita: una volta affinata la sua capacità venatoria, egli si sposterà su prede più agili e pericolose, diventando via via più grande, forte e veloce. All’apice della Sua maestà e della Sua gloria, nessuna centrale nucleare potrà più considerarsi al riparo dalla Sua voracità, mentre Egli concluderà la fase finale del suo sviluppo distruggendo Tokio e costringendo tutte le genti del mondo ad inchinarsi davanti alla Sua potenza.

Per citare una persona più saggia ed esperta di me (sono famoso per la mia modestia), esiste un solo modo per risolvere una tale situazione senza alterare i delicati equilibri naturali: “Decolliamo e Nuclearizziamo!”

Una delle prime raffigurazioni del Godzilliognomus ad opera del famoso naturalista svedese Olaf von Pappataci. Sebbene redatta in fretta e furia, con una biro su uno spartito per piano e apino diesel, l'immagine mostra tutto l'amore per il dettaglio & per la precisione tipici del tratto dell'Autore.

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