Introduzione
La definizione dell’Anosognosia Cazzatorum (A.C.) come “cecità alle cazzate”, sebbene forse semplicistica, è di fatto la più immediata e diffusa. L’ A.C. Si definisce, secondo il DSM, come un disturbo neuropsicologico della consapevolezza caratterizzato dall’incapacità di riconoscere una cazzata quando la si incontra, in assenza di altri disturbi neurologici, psicologici o sensoriali.
Sebbene nota sin dalla seconda metà del XIX secolo (1), l’A.C. è stata solo di recente sistematizzata e inquadrata come disturbo della consapevolezza. L’impulso fondamentale alla rivalutazione di questa patologia si deve a Z. Muco, ph.D., che, nella sua ponderosa “Fenomenologia delle Cazzate”, identificò la capacità di riconoscere le cazzate come uno dei tratti fondamentali dell’intelligenza umana.
La definizione di “cazzata”, come ben si sa, è questione spinosa e complessa, e lasciamo al lettore interessato il compito di documentarsi (2). Tuttavia, dato che, come afferma un corollario della legge di Sturgeon (3), il 90% di tutto è composto da cazzate, ben si capisce come la capacità di identificarle rivesta così grande importanza; non solo: le implicazioni sociali, politiche e financo etiche di una parte della popolazione mondiale incapace di riconoscere una cazzata quando le si para davanti, assumono di anno in anno proporzioni sempre più rilevanti.
Eziologia
Il sistema di classificazione utilizzato dal DSM, come è noto, prescinde da qualsiasi ipotesi eziologica limitandosi a catalogare sintomi e segni; per questo motivo, e per il fatto che ci servirebbe più spazio di quello a nostra disposizione (4), soprassediamo.
Quadro clinico
L’A.C. esordisce solitamente in giovane età, sebbene le statistiche indichino un secondo picco di incidenza verso i 60 anni.
Il paziente, come abbiamo detto, si dimostra insensibile alle cazzate, ed è in grado di tollerarne quantità enormi senza mostrare segni di riconoscimento; sono di solito i familiari e i conoscenti a portare il caso all’attenzione dei clinici, oppure la polizia postale o altri enti di pubblica sicurezza chiamati a sedare risse online sulle scie chimiche, il signoraggio o la minaccia del Calamaro Vampiro.
Diagnosi
Solo in tempi recenti si sono approntati criteri di diagnosi affidabili e sicuri, consistenti in primo luogo in test a domanda e risposta e reattivi proiettivi. Il più famoso è di certo il Test del Calamaro Vampiro, che, sebbene di estrema semplicità, non è privo di rischi per il medico in seguito alle reazioni spesso violente del paziente di fronte all’affermazione che il Calamaro Vampiro è un pericolo per l’umanità.
Decorso e prognosi
La principale causa di morte per i pazienti affetti da A.C. è l’omicidio, di solito perpetrato da amici e conoscenti che non ne possono più di sentirsi raccontare di come l’attentato alle Torri Gemelle sia stato compiuto da una lobby giudeo-islamico-massonico-rettiliana aiutata dai Beholder e dai Ferengi.
Sottotipi
Le due principali sottocategorie di A.C. sono quella abulica (detta anche Sindrome del Monaco Elettrico), in cui il paziente assume un atteggiamento passivo, da semplice consumatore di cazzate, e quella aggressiva, in cui il paziente rompe i co**ioni a tutta l’umanità cercando di convincere il prossimo della bontà delle sue convinzioni.
Diagnosi differenziale
Diagnosi differenziali si pongono con il ritardo mentale, i disturbi ossessivo-compulsivi e le diverse forme di deliri e allucinazioni. Importante per la diagnosi è la constatazione che il paziente, solitamente di livello intellettivo normale oppure alto, non si limita a considerare realtà una singola cazzata, ma tutte, in blocco, indifferentemente. Così, mentre un paziente affetto da sindrome di Cotard crede di essere morto, e basta, un paziente affetto da A.C. crede al complotto delle scie chimiche, al falso sbarco sulla Luna organizzato da Nixon e Stanley Kubrick, al pianeta Nibiru che nel 2012 distruggerà la Terra, al signoraggio, ai rettiliani, ai finti diari di Mussolini, al tempo cubico e al pericolo comunista (5).
Cenni di terapia
Al momento non esistono terapie unanimemente considerate efficaci. L’utilizzo di psicofarmaci è sconsigliato, mentre la terapia elettroconvulsivante sembra dare qualche risultato. Comune è la necessità di ricorrere al Trattamento Sanitario Obbligatorio, specialmente dopo aver menzionato il Calamaro Vampiro. In casi estremi si consiglia l’apertura della scatola cranica e la sostituzione dell’encefalo con materiale inerte, come ad esempio budino di tapioca.
Note
(1) Già Sigmund Freud, in una lettera alla zia Ulla, constatava “la quantità francamente incredibile di minchiate che escono dalla penna del Lombroso senza che lui batta ciglio”.
(2) “Ecco un semplice esempio che aiuta a comprendere la differenza tra verità, menzogna e cazzata.
VERITA’: La Terra ruota intorno al Sole.
MENZOGNA: Il Sole ruota intorno alla Terra.
CAZZATA: Il Sole ruota intorno alla Terra perchè in un testo aramaico del 3000 a.C. c’è scritto che Giosuè o qualche altro pastore nomade del deserto convinse l’Essere Supremo, con le parole: fermati o Sole su Gabaon!, a fermare il moto del sole per un’intera giornata così che le tribù di Israele poterono assediare una qualche città e sterminarne gli abitanti” – Z. Muco, Fenomenologia delle Cazzate.
(3) Enunciato dal famoso monaco-scienziato Frate Cazzaro; è perciò noto come “Il Corollario di Frate Cazzaro”.
(4) Secondo i pionieristici studi di Anatolij Pepelaz, dell’Accademia delle Scienze Sovietica, la causa scatenante dell’A.C. era la presenza di minuscoli folletti picconatori nel cranio del paziente, capaci di causare gravi danni alle strutture del lobo limbico e del nucleo caudato. Si scoprì più tardi che lo stesso Anatolij Pepelaz soffriva di A.C.
(5) Molto comune nei casi italiani di A.C., assieme alla convinzione che “però Giuliano Ferrara è molto intelligente”.
Bibliografia
Z. Muco, ph.D., Fenomenologia delle Cazzate, Ed. il Minchione, 1945
S. Freud, Lettere alle zie: interpretazione dei sogni e della calligrafia di zia Ulla, Vienna, 1930
H. Frankfurt, On Bullshit, 2005
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Vedo chiaramente un LeptoPiccione strabico che gropula uno svasivetto in quell’immagine, è normale?