Il Santo del mese.
San Gengulfo: l’esile e aggraziato san Gengulfo adora muoversi leggiadro di fiore in fiore e posarsi sull’addome di ignari passanti, frantumando ossicina e spappolando organi interni e venne perciò ingiustamente bandito da quasi ogni nazione civile nel lontano ’37 con l’Editto di Pinzillacchera. Così impossibilitato a diffondere la parola del Signore, il tenero santino si dedicò quindi al wrestling, utilizzando le sue doti arcane per spiaccicare poveri omoni dotati di maschere buffe.
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Ordini dall’alto
– continua – Perciò tutti i popoli, nazioni e lingue, in quell’istante che ebbero udito il suono del corno, del flauto, della cetra, dell’arpicordo, del salterio e di ogni specie di strumenti musicali, si prostrarono e adorarono la statua d’oro che il re Nabuccodonosor aveva fatto innalzare. Però in quel momento alcuni Caldei si fecero avanti per accusare i Giudei e andarono a dire al re Nabucodonosor: “Re, vivi per sempre! Tu hai decretato, o re, che chiunque avrà udito il suono del corno, del flauto, della cetra, dell’arpicordo, del salterio, della zampogna e di ogni specie di strumenti musicali si deve prostrare e adorare la statua d’oro: chiunque non si prostrerà per adorarla, sia gettato in mezzo ad una fornace con il fuoco acceso.”
Daniele 3, 7 |